A Gorizia voto sigillato con un bacio

A Gorizia volo sigillato con un bacio A Gorizia volo sigillato con un bacio Stelle nemiche del mago di Arcella, non sarà sindaco CURIOSITÀ' DAI SEGGI Ne capitano davvero di tutti i colori alle elezioni. C'è anche chi si è divertito a sigillare la scheda con un bacio. E' accaduto al seggio numero 57 di Gorizia, nella scuola media «Favretti». Una signora di mezza età ha voluto lasciare sulla sua scheda l'impronta di un vistoso bacio, stampigliato con un rossetto che il presidente Maurizio Donda ha definito di «colore sensualissimo». Gesto di una inesauribile romantica o segnale di speranza e fiducia nel voto? Nonostante l'impegno degli scrutatori per rintracciare l'autrice del «bacio al voto» il piccolo giallo resterà irrisolto. Nessuna donna infatti ha risposto all'appello affisso all'ingresso del seggio: «Si invita la gentile signora che ha allietato piacevolmente lo scrutinio a fornire delucidazioni in merito». Chi non si è affatto divertito è Antonio Battista, il cartomante di Arcella. Povero mago, le stelle lo hanno tradito e lui ha perso le elezioni. Candidato nel Co- mune di Montefredane, in provincia di Avellino, con la lista civica «La colomba» è stato clamorosamente superato dalla compagine concorrente del «Campanile». Gli auspici non sono bastati a sconfiggere la volontà degli astri: e così il mago ha racimolato 444 voti contro i 1184 degli avversari. Ma il cartomante di Arcella non vuole arrendersi: «Darò battaglia dai banchi dell'opposizione. E alle prossime elezioni, questo è certo, mi ripresenterò». Magari, contando su un maggiore aiuto da parte delle stelle. Per imparare a vincere le elezioni, il mago di Arcella, potrà sempre andare a lezione da Paolo Hutter, una delle «bestie nere» del costruttore plurinquisito Salvatore Ligresti. Quarant'anni, indipendente del pds, Hutter, con 2700 preferenze (primo dopo il capolista), entrerà per la terza volta al Consiglio comunale di Milano. Ex Lotta continua, giornalista di Radio popolare dalla fondazione, dirigente nazionale dell'Arci Gay, Paolo Hutter ha guidato, con Franco Bassanini, il distacco del pds dalla giunta Pillitteri, un paio di anni fa; ha combattuto tutte le battaglie contro la speculazione edilizia, insieme con Basilio Rizzo (verde, anche lui di nuovo consigliere). Riccioli, occhialini, lambretta, Hutter è il consiglie¬ re che l'anno scorso celebrò in piazza, davanti a Palazzo Marino, i nove matrimoni gay, con scandalo dei più, e festa grande degli omosessuali. E intanto Bossi, dopo aver sfrattato i socialisti da Palazzo Marino, medita un altro «colpo al cuore» di Bettino Craxi. Vuole impossessarsi del «Nabucco» di Verdi, sì proprio l'inno con il quale l'ex segretario socialista, quand'era presidente del Consiglio, voleva sostituire quello di Mameli. Un primo passo Bossi l'ha compiuto, annunciando trionfalmente, in prima persona, la conquista della poltrona di sindaco a Busseto: «Sono molto onorato - ha detto - che la Lega guidi il paese che ha dato i natali a Giuseppe Verdi». E come non potrebbe? In fondo con il musicista parmense la Lega ha un debito di riconoscenza: negli spot del Carroccio, per le politiche del '92, era stato utilizzato come sottofondo musicale proprio il «Nabucco» e sulle note del «Va', pensiero» la Lega aveva ottenuto ottimi risultati. A proposito di risultato, ecco qualche conto sul costo delle elezioni della «svolta storica». La consultazione di domenica è costata 32 miliardi e 50 milioni. Più della metà della cifra è servita a pagare l'esercito di presidenti di seggio, scrutatori e segretari, [r. int.] Paolo Hutter (a destra). Sopra il Mago di Arcella

Luoghi citati: Avellino, Busseto, Gorizia, Milano, Montefredane