«I partiti sono stati puniti» di Gigi Padovani

«E adesso tutti riflettano su che cosa vogliono per il futuro di Torino» «I partiti sono stati puniti» / commenti di docenti e imprenditori Adesso tutto è più semplice, anche per gli esponenti della cosidetta società civile: chi finora non aveva dato indicazioni precise, di fronte a dieci aspiranti sindaci, dovrà scegliere tra due soli contendenti, Novelli o Castellani, avviati al ballottaggio del 20. Sarà molto importante come si schiereranno sindacati, imprenditori, associazioni di categoria: è in ballo il futuro della città. Abbiamo sentito «a caldo», appena rese note le proiezioni del sondaggio Doxa, alcuni personaggi rappresentativi. Quasi tutti concordano almeno su un giudizio: per il successo dell'ex sindaco Novelli, come per l'insuccesso del leghista Cornino, sono state determinanti le loro qualità «personali», più che politiche. Enrico Salza, vicepresidente del Sanpaolo e presidente dell'Union Camere è soddisfatto: «Ogni testa un voto, si dice: ma questo è un voto per punire i politici quando sbagliano». Aggiunge Salza: «Sono contento che Alleanza per Torino risulti al quarto posto. Cornino non è arrivato al ballottaggio perché a Torino non ha vinto la protesta, come a Milano». Sul fronte imprenditoriale anche per Giuseppe Pichetto, presidente della Camera di Commercio, è un buon risultato. «Sono un laico, in Castellani ho visto l'uomo che vuole costruire, che può dare una svolta a Torino, mentre quella della Lega è stata una protesta rituale. Non mi fido. Quanto a Novelli, lo considero una persona onesta, ma ha una vecchia mentalità, antisviluppo». Ottavio Guala, presidente dell'associazione commercianti, insiste sul momento di passaggio: «Ora sentiremo i due candidati, decideremo martedì chi appoggiare, ma punteremo sul nuovo, come gli elettori». Opposta l'opinione dello scrittore ed editorialista Saverio Vertone, che non si è recato a votare ed è polemico con entrambi gli aspiranti sindaco: «Questa è una falsa partenza - dice Vertone -, la cultura politica italiana è ormai deformata da anni di scontri insensati. Nessuno dei due candidati, anche se volesse, potrebbe ottenere risultati per la città». Più cauto il prof. Alberto Conte, proiettore dell'Università: «Sono due candidati della sinistra ad aver passato il turno, c'è una indicazione forte di progesso. Non era scontato che Castellani passasse». Un cattolico come Franco Bolgiani, docente di storia del cristianesimo a Lettere, se la* prende con il «populismo di Novelli» e Insiste su Castellani: «Ce la può fare, sono contento che il mondo cattolico si sia presentato in modo pluralistico». Gigi Padovani «E adesso tutti riflettano su che cosa vogliono per il futuro di Torino» Enrico Salza e Saverio Vertone (a destra) due pareri opposti

Luoghi citati: Milano, Torino