PROPOSTA E NON PROTESTA

PROPOSTA PROPOSTA E NON PROTESTA CI sarà il ballottaggio tra Novelli e Castellani. Novelli partiva sicuro dell'appoggio di Rifondazione e di gran parte del pds: tutti elettori che, nonostante il fallimento ovunque del marxismo, hanno conservato la fede in un comunismo indefinibile e quindi la fiducia nel sindaco che per quasi dieci anni li rappresentò. Una fede rossa che si fa più forte nei momenti di crisi, quando aumentano i disoccupati e sono a rischio tanti posti di lavoro. A favore di Novelli ha giocato poi l'essere il solo candidato conosciuto (tra quelli in gioco). Con il suo volto «vecchio» ha potuto contare su chi era smarrito di fronte ai due professori, uomini troppo nuovi. Con un margine modesto Castellani ha superato Cornino: un successo che sino all'ultimo era messo in dubbio perché si riteneva che avesse maggior peso sul voto per il sindaco l'onda travolgente della Lega. E' la vittoria della proposta costruttiva della «società civile» sulla protesta generica di chi badava soprattutto a punire la discussa classe politica. Lo stacco tra Novelli e Castellani sarebbe stato sicuramente inferiore se non si fosse commesso l'errore di presentare in concorrenza su una stessa fetta di elettorato i due professori. Bodrato ha detto che alla de si chiedeva di rinunciare al simbolo: condizione che l'orgoglio di partito non poteva accettare. Oggi è inutile recriminare sul passato: l'interessante è che non si ripetano errori nei prossimi giorni quando si concorderanno le alleanze per il ballottaggio di domenica 20 giugno. Zanetti ha ottenuto più del previsto: ha combattuto una battaglia sapendo di non farcela. La de lo ha aiutato poco.

Persone citate: Bodrato, Castellani, Novelli, Zanetti