Soldatesse inglesi al fronte di F. Gal.

Nell'Ulster Nell'Ulster Soldatesse inglesi al fronte LONDRA. Saranno le strade insanguinate dell'Ulster a tenere a battesimo, nel loro nuovo ruolo, le soldatesse inglesi. Per la prima volta, da ottobre, saranno impiegate al fianco degli uomini in operazioni di prima linea; o, come vuole la dizione militare britannica, in «condizioni di combattimento». La decisione, filtrata dalla stampa inglese, non è ancora ufficiale; ma si sa già che il prossimo mese cominceranno la loro preparazione «irlandese» circa 270 militari dell'8° reggimento del Royal Logistic Corps, fra le cui file figurano una trentina di donne. Il primo impiego sarà al volante dei mezzi per il trasporto truppe. A loro disposizione, in caso di assalti o imboscate, saranno le armi più moderne dell'esercito britannico; ma molti si domandano se la decisione non sia azzardata, se in caso di necessità le donne saprebbero sviluppare la stessa aggressività degli uomini; in breve se, messe di fronte a particolari circostanze, sarebbero in grado di uccidere. L'anno scorso quattro militari britannici sono stati uccisi e quest'anno è toccato ad altri due: le donne, ci si domanda, saranno in grado di sostenere le stesse pressioni? Ma forse non c'erano alternative. In un Paese come l'Inghilterra, dove i diritti della donna sono difesi dalla legge e dove qualsiasi discriminazione sul piano del lavoro può finire in tribunale, l'esercito non poteva continuare a negare alle dorme un ruolo analogo a quello degli uomini. E allora ha dato loro il benvenuto in prima linea. Si sono modificati i regolamenti interni, che finora impedivano l'utilizzo di personale femminile in un ruolo di combattimento, e si è deciso di mettere un fucile d'assalto «SA80» nelle mani delle gentili volontarie. [f. gal.]

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