Massacrati in Liberia 300 civili

Massacrati in Liberia 300 civili — SOSPETTI SUI GUERRIGLIERI Massacrati in Liberia 300 civili ABIDJAN. Un'orrenda carneficina è stata compiuta la notte scorsa in una piantagione di caucciù abbandonata, a 60 chilometri da Monrovia, la capitale della Liberia: i guerriglieri di Charles Taylor hanno trucidato 300 persone a Kata, nel campo già usato dai lavoratori della Firestone. Augustine Mahiga, rappresentante dell'Alto Commissariato dell'Onu per i Rifugiati, ha stentato a trovare le parole per descrivere l'orrore provato di fronte allo sconvolgente spettacolo che si è presentato ai suoi occhi durante un sopralluogo. «Hanno tagliato gole, teste, hanno tirato fuori le cervella, squarciato stomaci, estratto le budella, spezzato le gambe, e hanno usato le armi da fuoco. Tanti fori di proiettili, una cosa incredibile». Il rappresentante dell'Onu ha fissato a 755 i feriti e ha riferito i guerriglieri hanno attaccato un altro campo di profughi, dove il numero delle vittime potrebbe risultare anche più elevato. Il massacro di Kata è avvenuto a due settimane dall'intercettazione, da parte degli uomini dell'Esercito dell'Africa Occidentale, di una inquietante comunicazione radio. In essa un interlocutore identificato per Taylor ordinava a uno dei suoi comandanti di scatenare il terrore contro i profughi. Taylor ha negato di aver mai impartito un ordine del genere. [Agi]

Persone citate: Augustine Mahiga, Charles Taylor, Firestone

Luoghi citati: Africa Occidentale, Liberia, Monrovia