Si litiga aspettando le Dolomiti

Al Giro d'Italia vittoria di Konyshev, oggi la prima vera tappa di montagna Al Giro d'Italia vittoria di Konyshev, oggi la prima vera tappa di montagna Si litiga aspettando le Dolomiti In fuga Chiappucci e Chioccioli, inseguiti da Leali & C. Indurain ringrazia ma nel finale è costretto a lavorare ASIAGO DAL NOSTRO INVIATO Maestri nell'arte di farsi i dispetti, i corridori italiani ci hanno offerto ieri, alla vigilia delle Dolomiti, un piccolo saggio della loro perizia. Il guerriero Chiappucci spara puntualmente l'attacco. Lui promette e mantiene. Gli rispondono con una caccia assatanata gli uomini di Leali, maglia rosa. Indurain, è ovvio, si piazza alle loro ruote e le succhia. Ora domandiamoci: è giudizioso, con Chiappucci in fuga (lo affianca il francese indurarli ano De Las Cuevas), che la squadra Mercatone Uno si dimostri così generosa nei confronti dell'uomo che progetta di papparsi il Giro? Prima risposta: sì, perché la maglia rosa va difesa con i denti, chiunque l'attacchi. Seconda risposta (che è anche quella del pubblico che lungo la strada gridava a Leali di piantarla): no, perché se la Mercatone Uno si fosse astenuta dal battere il tempo dell'inseguimento, Indurain sarebbe stato costretto a prendere il comando delle operazioni e la maglia rosa l'avrebbe passata liscia lo stesso. Ah, si? E chi lo dice? Lo dice il fatto che la salita che ha visto Chiappucci zampillare era una salita fasulla, inadatta ai pedali del guerriero. Il quale, sarà per la presenza di De Las Cuevas che quando si decideva a dare i cambi rallentava l'andatura, sarà per la ridotta convinzione, non riusciva a schiodarsi dai 30/34 secondi di vantaggio. Constatato il fallimento dell'avanzata di Chiappucci, esaminiamo il caso Fondriest. L'altro ieri Fondriest si è ammazzato per rincorrere Bugno lanciatosi dopo pochi chilometri dal via. Bugno e i suoi simpatizzanti si sono ammazzati sulle rampe di Dozza per fargliela pagare. Ieri Fondriest ha risposto con un assalto alla baionetta alle porte di Asiago, affibbiando a Bugno, a Chiappucci e a Indurain un distacco di 44" che diventano 52" con l'abbuono del 2° posto alle spalle del russo Konyshev e si è portato a 15" dalla maglia rosa. Quanto si amano, i nostri assi. I lealisti della Mercatone Uno, debitamente spompati dalle precedenti fatiche si astengono dal concludere la tappa con un ulteriore omaggio al navarro. Non è che Indurain, costretto allo scoperto, se la cavi in modo brillantissimo. Allarga, indietreggia per tirare il fiato, riconquista la prima posizione: non se la spassa per niente. Agita il ditino: rota- CHIOCCIOLI 4° Ordine d'arrivo: 1. Konyshev in 6h 25'09" (abbuono 12"); 2. Fondriest (abb. 8"); 3. Zaina (abb. 4"); 4. Chioccioli; 5) Gelfi; 6) Pulnikov; 7. Furlan; 8. Brochard; 9. Pantani; 10. Bordonali. Seguono 10 corridori col tempo di Konyshev; 21. Lelli a 28"; 22. Argentin s.t.; 28. Indurain a 44"; 29. Leali s.t.; 31. Chiappucci s.t.. Classifica: 1. Leali in 53 h 3'50"; 2. Indurain a 6"; 3. Fondriest a 15"; 4. Argentin a 19"; 5. Ugrumov a 22"; 6. Gelfi a 42"; 7. Las Cuevas a l'28"; 8. Chiappucci l'29"; 9. Chioccioli a l'31"; 10. Furlan a l'35"; 11. Roche a l'39"; 12. Lelli a l'44"; 13. Zaina a l'48"; 14. Bugno a 2'04"; 15. Jaskula a 2'12*; 16. Pulnikov a 2'30"; 17. Della Santa a 2'38"; 18. Konyshev a 2'40"; 19. Giupponi a 2'43"; 20. Imboden a 2'44". zione, rotazione, cambio, cambio. E si capisce: il fedele fratello Prudencio, caduto e staccatissimo con Giovannetti; dello squadrone Banesto soltanto l'ombra di De Las Cuevas, gli altri dispersi. Rotazione? Arrangiati: magari gli avessero reso la vita sempre così dura. E veniamo a Chioccioli. Balza su De Las Cuevas, regge all'arri-> vo di Chiappucci che schizza dal gruppo di Indurain, Bugno e Leali quando mancano 35 km al traguardo, ma non regge alle tirate dell'omino lombardo e di colpo s'appiccica all'asfalto. Ci riprova dopo la resa del duo italo-francese e lo riagguantano. Sotto ancora. Gli piomba addosso Konyshev che si guarda bene dal collaborare. Chioccioli s'incavola e rinuncia. S'è stufato? Neanche per sogno. Dai ancora nella baraonda che annuncia lo striscione. Colpi e contraccólpi, è il momento della vendetta di Fondriest. Si tuffa. In venti volano verso lo stop. L'ultima curva tradisce Fondriest, Konyshev lo fa secco. Chiappucci, dov'è Chiappucci? Il suo stratega Boifava se lo incolla alle braccia e se lo porta via. Per carità, se si mette a parlare, sai che bordate. Assonnate, coperte da larghi cappelli di nuvole chiare, le Dolomiti aspettano il Giro. Oggi, da Asiago a Corvara, si lotta. C è l'inedito Passo di Eores a 36 chilometri dall'arrivo; ci sono poi i duemila metri del Passo delle Erbe con la picchiata su San Martino che precede l'ascesa a Corvara. Un finale che chiama: Chiappucci, Claudio, vieni è la tua strada. Il guerriero, è sicuro, risponderà. Vediamo come risponderanno Bugno e Indurain. Gianni Ranieri La gioia di Dimitri Konyshev mentre taglia il traguardo di Asiago; il corridore russo è alla sua seconda vittoria di tappa quest'anno al Giro d'Italia

Luoghi citati: Asiago, Corvara, Dozza, Italia