E il vip vota il «nuovo»

Si fa presto a dire sindaco E il vip vota il «nuovo» Un uomo per vincere l'immobilismo TORINO. Le regole elettorali sono cambiate, ma resistono i segreti dell'urna. Della «Torino che conta», che fa opinione sono pochi a confessare la scelta che faranno domani. Fra coloro che si sono schierati troviamo un nugolo di intellettuali e imprenditori, che hanno sottoscritto a gennaio un manifesto. Dopo sei mesi, a che punto siamo? Mariella Scirea, conduttrice del «Processo del lunedì»: «I candidati sarebbero tutti da votare per le promesse che fanno - dice -. Io, oggi, voterei Castellani, ma voglio ancora riflettere». Renato Zaccarelli, direttore sportivo del Torino: «Voterò subito al mattino, sono incerto, la situazione del Paese non aiuta a scegliere. Penso che indicherò un uomo nuovo». Di avviso diverso il polemista Saverio Vertane, che non andrà a votare. Marcello Maddalena, procuratore aggiunto: «Non lo dico. Il voto è ancora segreto». Francesco Marzachì, procuratore aggiunto: «Preferisco non dirlo, anche per il lavoro che svolgo». Gian Vittorio Cabri, presidente dell'Ordine degli avvocati: «Vedo uomini degni candidati a sindaco, proposti da tutte le aree. Sono perplesso proprio perché sono tanti». Tutti abbottonati? No, Enrico di Robilant, professore a Giurisprudenza, dice che voterà Domenico Cornino. «Rappresenta il cambiamento, non è compromesso con i vecchi'partiti. Ma soprattutto è portatore di un programma che mira alla tutela integrale della libertà». L'ex vicesindaco pri Aldo Ravaioli, imprenditore, appoggia apertamente Zanetti, che conta tra i simpatizzanti anche Giuseppe Pichetto, presidente della Camera di commercio, e Bruno Rambaudi, presidente degli industriali. Gian Mario Bravo invece voterà Novelli «perché Torino prenda di nuovo la via dell'onestà, della trasparenza, dell'efficienza, della pulizia morale. E' l'unico che ha la statura per confrontarsi con le opzioni industriali della città». Carlo Gottero, presidente regionale della Coldiretti, è indeciso fra Cornino e Zanetti. Sono gli unici che si sono presi l'impegno di farsi carico dei problemi delle 200 aziende agricole sul terreno comunale. Ugo Nespolo, artista: «Sono a favore di Castellani, per evitare il vecchio». Diego Calabrese, della Camera del lavoro, voterà Marziano Marzano. Giampaolo Rosso, presidènte del Collegio Costruttori: «Sono coerente con l'appello firmato con i 70 per Torino: voterò Castellani perché ha detto che è importante fare senza cercare la perfezione». Silvio Saffirio, pubblicitario: «Oggi parto per una vacanza. Avessi fatto campagne elettorali per qualcuno avrei potuto conoscere meglio un candidato, nia così...». [r. ci Marcello Maddalena, procuratore aggiunto e Mariella Scirea

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