In carcere dirigente Rai

In carcere dirigente Rai In carcere dirigente Rai L'accusa: ricettazione per una mazzetta finita a Garesio (psi) Un dirigente della Rai, Gianfranco Gatti, 57 anni, socialista, è stato arrestato con l'accusa di ricettazione nell'inchiesta sulla concessione dell'appalto per la realizzazione di una discarica per rifiuti industriali a Cavaglià (Vercelli). A mettere nei guai il dirigente della Rai sarebbero state le dichiarazioni di Nereo Croso, 53 anni, ex consigliere regionale, uomo di punta del partito socialista in Valsesia, arrestato per aver chiesto una tangente di 400 milioni per favorire l'assegnazione dell'appalto della discarica alla Fisia, un'azienda del gruppo Fiat. La mazzetta, destinata al deputato psi Giuseppe Garesio (che ha già ricevuto un secondo avviso di garanzia per concorso in concussione), sarebbe stata versata in più riprese su un conto in Svizzera, indicato da Nereo Croso al responsabile della Fisia, ingegner Pomodoro. Interrogato per la seconda volta dagli inquirenti lunedì scorso, Croso avrebbe dichiarato che l'ultima tranche della tangente gli fu versata nell'aprile del '92 in denaro contante: «Erano un centinaio di milioni, che passai a Gatti, perché li desse a Garesio». L'ex assessore regionale, difeso dall'avvocato Dal Piaz, avrebbe aggiunto: «Non ho mai preteso soldi. Il denaro mi fu consegnato a delibera già approvata». Gianfranco Gatti, dirigente Rai nel palazzo di via Cernaia 33, è stato convocato ieri nel primo pomeriggio negli uffici della Procura. E' stato sentito dal maresciallo Caggiano del nucleo di polizia giudiziaria dei carabinieri, che gli ha notificato la misura cautelare firmata dal gip Sorbello e lo ha accompagnato alle Vallette. E' probabile che oggi stesso, Gatti, che è difeso dall'avvocato Mario Garavoglia, venga interrogato dal gip Sorbello. Il dirigente della Rai, ex psdi del gruppo Lerro poi confluito nel psi, è sempre stato molto vicino all'onorevole Garesio e ha gestito il centro elettorale del deputato nelle ultime consultazioni.

Luoghi citati: Caggiano, Cavaglià, Svizzera, Vercelli