Telefoni, Bt alla conquisili degli Usa di Francesco Manacorda

La società britannica vuole creare una rete mondiale di telecomunicazioni La società britannica vuole creare una rete mondiale di telecomunicazioni Telefoni, Bt alla conquisili degli Usa Compra il 20% della Mei per 6500 miliardi MILANO. Una rivoluzione corre sul filo. L'inglese Bt (già British Telecom) ha annunciato ieri che pagherà 4,3 miliardi di dollari - al cambio attuale circa 6500 miliardi di lire - per una quota del 20% nell'americana Mei Communications, il secondo gestore di telecomunicazioni Usa dopo il gigante At&t. Allo stesso tempo il gruppo americano comprerà gran parte delle attività di Bt in Nord America. I due gruppi, infine, formeranno una joint-venture (75% alla Bt, che apporterà anche la sua controllata Synchordia, e 25% alla Mei) che, con un investimento di un miliardo di dollari, si occuperà di creare una rete di telecomunicazioni globale. L'obiettivo è ambizioso: scavalcare le singole società di telecomunicazioni nazionali, fornendo un servizio completo alle grandi società che hanno sedi sparse in tutto il mondo: trasmissione di voce, dati, immagini, per collegare reti di computer e organizzare video-conferenze planetarie. Per ora Bt e Mei hanno siglato una lettera di intenti. Il gruppo inglese pagherà subito 830 milioni di dollari, acquisendo il 4,9% del capitale Mei. In seguito, si presume nel giro di un anno, la quota salirà al 20% e in consiglio entreranno alcuni rappresentanti del gruppo britannico. La soglia del 20%, tranne casi eccezionali, non potrà comunque essere superata nei prossimi dieci anni. L'alleanza tra le due società è un colpo diretto alla At&t, che ha gli stessi progetti di comunicazione globale e che solo la scorsa settimana aveva annunciato la sua intenzione di offrire questo genere di servizi alle multinazionali europee. E iniziative simili fioriscono anche nel vecchio continente, ad esempio con la joint-venture tra France Telecom e la tedesca Deutsche Telekom. Ma la Bt non ha mai nascosto l'obiettivo di diventare il numero uno nel mercato mondiale delle telecomunicazioni. Un mercato che, secondo alcune stime, vale oltre 300 mila miliardi di lire. La sua Synchordia. la società che confluirà nella joint-venture con la Mei, ha già iniziato un anno e mezzo fa a proporre alle grandi aziende la gestione integrata di tutte le loro telecomunicazioni: finora hanno richiesto i suoi servizi società come la Ibm Europe e la British Petroleum. E allo stesso tempo Bt, con un progetto soprannominato «Operazione Ciclone» sta mettendo a punto i centri nevralgici di un rete di telecomunicazioni in 20 grandi città, da Lon¬ dra a Sydney, che nel giro di dieci anni dovrebbe consentirle di gestire il traffico telefonico assolutamente in proprio, saltando a pie pari le reti nazionali e convogliandolo attraverso le «rotte» più convenienti. Adesso, ricca di una liquidità che si avvicina ài 2 miliardi di dòllari e con la prospettiva di ricavare circa 7 miliardi di dollari dalla privatizzazione dell'ultimo 21,8% del capitale ancora in mano allo Stato, la società britannica ha deciso di trovare un appoggio forte sul mercato americano attraverso la Mei. Un'operazione che aveva già tentato acquisendo il 20% della Me Caw Cellular Communications, un grande gestore di «telefonini», che ha poi però rivenduto. Adesso, dopo aver «coperto» le due sponde dell'Atlantico, i due soci potrebbero rivolgere la loro attenzione all'Asia. «Per ora non stiamo cercando un partner per l'Estremo Oriente - ha detto ieri Ian Vallance, presidente della Bt ma la struttura azionaria lascia spazio a un socio asiatico». Francesco Manacorda

Persone citate: France Telecom, Mei

Luoghi citati: Asia, Estremo Oriente, Milano, Nord America, Sydney, Usa