Bagheria, un brivido allo Strega di Raffaele Crovi

Bagheria, un brivido allo Strega Oggi la «cinquina», l'editore teme per la Maraini: ha «trascurato» i giurati? Bagheria, un brivido allo Strega E al Campiello è scontro sull'ammissione di Crovi ROMA RIVIDI per i premi letterari. Mentre lo Strega vede in forse l'entrata di Da- eia Maraini con Bagheria (Rizzoli) nella rosa finale, ecco la giuria del Campiello litigare per rammissione in cinquina di Raffaele Crovi, con La valle dei cavalieri (Mondadori): c'è chi vuole escluderlo per la sua attività di editore (Camunia). Nella sede della Fondazione Bellonci ai Farioli si tiene questa sera la penultima tornata della 47a edizione del premio romano che si concluderà il 10 luglio. Appaiono traballanti proprio le sorti dell'autrice di Marianna Ucria, da parecchie settimane nella hit parade delle vendite con il nuovo romanzo e candidata eccellente della prima ora. Quest'anno non c'è un «mattatore» capace di rastrellare voti e di imporsi «alla grande». Ha ottime chances Clara Sereni in lizza con II gioco dei regni (Giunti). La narratrice alcuni giorni fa ha preso la decisione risolutiva: si è ritirata dal Premio Viareggio per concentrarsi tutta sullo Strega. E' in pista, e non gli manca un buon pacchetto di schede, Domenico Rea con la sua Ninfaplebea (Leonardo), presentato da Michele Prisco e da Vittore Branca. Ma a contrastarne il passo c'è la solitaria Rossana Ombres. Con il romanzo Un Dio coperto di rose (Mondadori) la scrittrice - sostenuta da Cesare Segre e Luigi Baldacci - si presenta priva del conforto e dei voti della sua casa editrice, la Mondadori, che ha dato l'appoggio alla vicina Leonardo e dunque si mobilita interamente per Rea. Ma la Ombres può contare su parecchie preferenze. Tra i nomi più accreditati spicca Giovanni Mariotti, con Matilde (Anabasi), sponsorizzato da Federico Fellini e Francesca Sanvitale. E Emilio "ladini, con La tempesta (Einaudi), pesa sulla coscienza di molti giurati anche per via dei favorevoli giudizi della critica. Né è da meno Gianluigi Melega con Tempo lungo (Baldini & Castoldi). C'è un insolito sparpagliamento dei voti e potrebbe farne le spese proprio la Maraini, candidata «distratta» e poco presente, che ha la «colpa» di aver trascurato i suoi elettori andandosene in giro per il mondo proprio nei giorni roventi che precedono la votazione. Sono tredici in tutto gli scrittori tra cui gli oltre 400 «Amici della domenica» devono scegliere i cinque finalisti. Tra questi ci sono ancora Ennio De Concini, La verità (SugarCo); Renato Besana, Frontiera di nebbia (Camunia); Edith Bruck, Nuda proprietà (Marsilio); Luca Canali, Colpo d'ombra (Ponte alle Grazie). Al Campiello, invece, secondo parte della giuria Crovi, in quanto editore, potrebbe condizionare alcuni giurati che con lui hanno pubblicato. Ci sono precedenti sia a favore che a sfavore. Crovi comunque non demorde perché non esiste nel regolamento del premio una clausola che escluda gli editori-scrittori. Sabato la giuria - si è dimesso Carlo Bo e sono subentrati Isabella Bossi Fedrigotti, Stefano Giovanardi e Renato Minore - affronterà la questione. E' stata infine comunicata ieri la cinquina di finalisti al premio Scanno per la letteratura. Si tratta di MichebCrichton, Sol Levante (Garzanti), Franco Ferrucci, Fuochi (Einaudi), Manuel Vazque Montalban, Gli allegri ragazzi di Atzavara (Frassinelli) e La solitudine del manager (Feltrinelli), Michel Tournier, La goccia d'oro (Garzanti), Banana Yoshimoto, N.P. (Feltrinelli) Mirella Serri «Ilgioco dei Regni» di Clara Sereni in buona posizione Sopra, Dacia Maraini, favorita in partenza ma ora in svantaggio A sinistra, Raffaele Crovi: per lui litigano al Campiello

Luoghi citati: Bagheria, Roma, Viareggio