Incerta la metà dei torinesi

Incerta la metà dei torinesi Incerta la metà dei torinesi Sondaggio: il 55% non sa ancora chi votare Per la «Defendini direct marketing» il 55,2 per cento dei torinesi non ha saputo rispondere alla domanda «per quale sindaco voterebbe». Milleduecento potenziali elettori raggiunti con il sistema del «telemarketing», ossia tramite telefonate a domicilio, hanno dimostrato una clamorosa incertezza. E siamo soltanto a quattro giorni dal voto di domenica. La «scoperta» della Defendini contrasta con il sondaggio diffuso dal Grl, ricavato dalla rilevazione svolta dalla società Swg di Trieste, secondo la quale i torinesi indecisi sarebbero soltanto poco più del 26 e mezzo per cento. Defendini e Swg vanno d'accordo - ma non con le stesse percentuali - soltanto sul primo eletto: sarà Diego Novelli dicono - candidato alla poltrona più prestigiosa di Palazzo Civico per Rete, Alleanza verde, Rifondazione comunista e per i pensionati guidati dall'ex consigliere comunale Tommaso Scardicchio. La Swg annuncia che Novelli è in testa con il 32,5 per cento dei voti (nella precedente rilevazione era al 25,8 per cento). La Defendini scopre che i torinesi favorevoli all'ex sindaco socialcomunista sono 29 su cento. La seconda divergenza tra le due rilevazioni è sul secondo candidato che andrà al ballottaggio: per la Swg di Trieste non ci sono dubbi: sarà Valentino Castellani, candidato del partito democratico della sinistra, di Alleanza per Torino e dei verdi del Sole che ride. Rispetto alle precedenti rilevazioni risulta in crescita, ha raggiunto quota 11,7 per cento dei consensi sorpassando nettamente l'antagonista della Lega Nord, Domenico Cornino, sceso dal 9 al 7,1 per cento. Quarto e senza speranza, per la società triestina, Giovanni Zanetti, «tirato» da democrazia cristiana e Torino Liberale, con il 4,3 per cento degli apprezzamenti. Molto diverso il giudizio degli esperti della società Defendini: dopo Diego Novelli, anche se a grande distanza, non c'è Castellani da solo (con il 5,26 per cento) ma quasi alla pari Zanetti che ha raggiunto la quotazione del 5,04 per cento. Segue al quarto posto Domenico Cornino, al quale soltanto il 4,87 per cento dei torinesi ha dato il proprio consenso. La Swg ha offerto alcune valutazioni, che secondo gli intervistati sono emerse durante la campagna elettorale: la caduta dei partiti tradizionali (soprattutto la tic e i socialisti). Quanto al rapporto tra candidati sindaci e liste di partito, il sondaggio della Swg rileva che l'elettorato della Lega non sarebbe in grado di trasferire tutti i suoi voti sul candidato del Carroccio, mentre fra coloro che hanno scelto i partiti che sostengono l'ex sindaco Diego Novelli si preannunciano poche defezioni. Anzi, si potrebbe assistere ad un cospicuo «passaggio» di voti dal pds al suo ex primo cittadino del pei, anche se gli uomini di Occhetto oggi sono ufficialmente schierati con Castellani. Per questo, sempre a parere della Swg, nel ballottaggio tra Novelli e Castellani potrebbe rilevarsi decisivo l'atteggiamento degli uomini di Bossi e Farassino. Chi dei due riuscirà a conquistare quei voti e il favore dei leader autonomisti avrà forti possibilità di risultare il vincitore. La Defendini ha chiesto invece quale sia la maggiore preoccupazione dei torinesi. E la risposta è stata: la disoccupazione.

Luoghi citati: Torino, Trieste