Bordon rimane in carcere

Bordan rimane in carcere Bordan rimane in carcere Concussione-bis per l'ex presidente Sagat Tra due giorni avrebbe dovuto lasciare la sua cella nel carcere di Cuneo: ma ieri Maurizio Bordon, socialista, ex presidente della Sagat, la società che gestisce l'aeroporto di Caselle, si è visto notificare una nuova misura cautelare. Il nuovo provvedimento, deciso ieri dal gip Sebastiano Sorbello, parla di concussione, e si riferisce a una tangente di 15 milioni pagata su un appalto per l'impianto di condizionamento della torre di controllo dello scalo. Una gara da 3 miliardi e mezzo, iniziata nel 1987 e affidata all'impresa Icem, poi fallita. Due anni dopo, nell'89, il nuovo appalto venne aggiudicato a un pool di quattro imprese: la Ccpl (per le opere edili), la Facelli Infissi (facciate), la Piano Impianti (impianto idrotermico) e la Salice Tecno (impianti elettrici). I lavori terminarono nel settembre '90, ma, a causa di problemi burocratici con i ministeri romani, l'impianto non è ancora entrato in funzione. La tangente venne però pagata regolarmente: 15 milioni, versati da una società di impianti. Bordon, che è difeso dall'av¬ vocato Gian Paolo Zancan, era finito in carcere il 4 marzo, con l'accusa di concussione: avrebbe preteso una tangente di 600 milioni dalle imprese che vinsero l'appalto per la costruzione della nuova aerostazione di Caselle. Un'opera da 56 miliardi, poi lievitati a un centinaio. Per quella vicenda sarebbero stati pagati dalla cordata formata da Borini, Itinera, Morteo e altre imprese, 100 milioni a Bordon, e altri cinquecento a Felice Borgoglio, parlamentare socialista. Bordon ha ammesso di aver ricevuto i cento milioni: «Era un finanziamento per la campagna elettorale del psi». Ma ha sempre negato di aver chiesto anche il mezzo miliardo. Questa prima tranche dell'inchiesta su Caselle dovrebbe andare a giudizio in tempi brevi: in aula ci sarà però solo Bordon, per Borgoglio non è ancora giunta l'autorizzazione a procedere. E' invece uscito dal carcere Pasquale Metallo, de, ex consigliere d'amministrazione dell'Aera, presidente dell'autostrada Torino-Savona. Era stato arrestato il 12 maggio per tangenti ricevute dalla Fiat Engineering, per l'appalto del teleriscaldamento Torino Sud. Ieri il gip Sorbello gli ha concesso la libertà, anche per la collaborazione fornita alle indagini. Sono proseguiti ieri gli interrogatori di Nereo Croso, il consigliere regionale psi arrestato per la discarica di Cavaglià. Croso, difeso dall'avvocato Dal Piaz, ha spiegato al gip Sorbello i suoi rapporti con Garesio. E ieri un altro imprenditore avrebbe raccontato di aver dovuto versare 100 milioni di tangente al deputato socialista. Tra due giorni avrebbe dovuto lasciare la cella A sinistra Nereo Croso interrogato in Procura. Maurizio Bordon (sotto)già presidente della Sagat, rimane in carcere

Luoghi citati: Cavaglià, Cuneo, Savona, Torino