Il lavoro incorona venticinque re
Anche Missoni Èra i Cavalieri Anche Missoni Èra i Cavalieri Il lavoro incorona venticinque re ROMA. In occasione della festa della Repubblica, il presidente Oscar Luigi Scalfaro ha firmato ieri i decreti con i quali, su proposta dei ministri dell'Industria e dell'Agricoltura, Paolo Savona e Alfredo Diana, sono stati nominati 25 cavalieri del lavoro. Ecco l'elenco con l'indicazione del settore di attività e della regione: Luigi Agrati (metalmeccanico, Lombardia); Pasqualino Annunziata (chimico, Lazio); Roberto Bertazzoni (elettromeccanica, Emilia-Romagna); Giovanni Bettanin (metalmeccanico, Veneto); Alberto Bolaffi (filatelico, Piemonte); Carlo Burgi (tessile, Lombardia); Alberto Chiesi (farmaceutico, Emilia-Romagna); Elio Faralli (credito, Toscana); Marcello Fremura (servizi, Toscana); Ivo Galletti (alimentare, Emilia-Romagna); Riccardo Garrone (petrolifero, Liguria); Lorenzo Isoardi (turismo, Piemonte); Giovanni Battista Limonta (tessile, Lombardia); Massimo Martini (servizi, Piemonte); Giovanni Merlini (editoria, Piemonte); Ottavio Missoni (abbigliamento, Lombardia); Giorgio Natali (alimentare, Lazio); Guido Porporati (farmaceutico, Lazio); Emilio Quarestani (grafico-editoria, Lombardia); Vittorio Emanuele Rimbotti (impiantistica, Toscana); Valter Scavolini (mobiliere, Marche); Sergio Siglienti (credito, Lombardia); Franca Spinola Malfatti (agricoltura* Toscana). Inoltre, l'alta onorificenza è stata conferita anche a due operatori economici italiani residenti all'estero: Franco Beigiorno Nettis (Australia) e Renato Riverso (Francia). I Cavalieri del lavoro, compresi quelli insigniti ieri, sono 472, di cui 14 donne e tre cittadini stranieri. Le onorificenze concesse nell'arco di 92 anni sono state 2246. Istituito nel 1901 e confermato dall'ordinamento repubblicano, il riconoscimento viene attribuito a chi con personale responsabilità ha L'industriale Va er Scavolini creato, sviluppato e diretto attività imprenditoriali nell'agricoltura, nell'industria, nel commercio, nell'artigianato e nel credito, sia nel settore privato sia in quello pubblico. Il Presidente della Repubblica ha scelto i nuovi insigniti in una rosa di candidati che gli è stata sottoposta dal ministro dell'Industria a conclusione di una selezione curata dal Consiglio dell'ordine, dal ministro dell'Agricoltura per le nomine dello specifico settore e dalle Confederazioni di categoria. I criteri seguiti per l'istruttoria sono particolarmente selettivi e rigorosi e investono l'attività imprenditoriale e la posizione personale dei singoli candidati. Il ministro Diana ha sottolineato come proprio la coincidenza con la festa della Repubblica evidenzi nelle nuove nomine il significato di un preciso e ' forte sejgnale di fiducia , per il Paese, h . Se tutti i neoCavalieri occupano posti di rilievo nel mondo imprenditoriale del nostro Paese, alcuni sono anche molto noti al grande pubblico. E' il caso di Riccardo Garrone, a capo del gruppo petrolifero Erg che ha inglobato nell'84 la Elf e nell'86 la Chevron, arrivando a fatturare oltre 5000 miliardi. O di Lorenzo Isoardi, fondatore di Alpitour, che è stato fra i primi ad avviare in Italia viaggi organizzati. E poi, Ottavio Missoni, fra i più noti stilisti italiani: dirige una spa con 200 dipendenti e un fatturato di oltre 50 miliardi. Ancora, Valter Scavolini, fondatore della «Scavolini e Vitali», leader europea nella produzione di mobili componibili per cucine. Nell'elenco figurano inoltre Giovanni Merlini, dal 1975 presidente della casa editrice Utet e Alberto Bolaffi, esperto filatelico ed editore, a capo dell'omonima azienda (la più importante d'Italia per la cura di cataloghi specializzati): ha anche ricevuto un premio internazionale di filatelia, il «Roll of distinguished filatelists». [r. cri.] Lo stilista Ottavio Missoni è uno dei venticinque nuovi Cavalieri del lavoro nominati ieri dal presidente Oscar Luigi Scalfaro in occasione della festa della Repubblica L'industriale Valter Scavolini
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