«Stranieri, ebrei armatevi la bestia razzista vive»

«Lo Stato è passivo perché i criminali sono suoi elettori» «Stranieri, ebrei armatevi la bestia razzista vive» BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE L'anno scorso fece scandalo il suo appello all'«autodifesa» degli ebrei minacciati dal razzismo. Quell'appello, oggi, lo scrittore ebreo Ralph Giordano lo rivolge a tutti gli stranieri. Perché? «Mi sono chiesto che cosa sarebbe successo se dopo il primo attacco xenofobo gli stranieri non si fossero fidati della polizia e dello Stato. Se avessero sorvegliato le loro abitazioni e avessero mostrato i denti agli aggressori. Molto probabilmente ci sarebbero stati risparmiati 25 morti. Il delitto non è incitare all'autodifesa gli ebrei o gli stranieri; è la situazione in cui una persona come me o uno straniero arriva a pensare all'autodifesa. E' la debolezza dello Stato nei confronti degli estremisti di destra e dei loro sostenitori politici: gli autori delle violenze sono soltanto la | punta dell'iceberg. L'humus velenoso dal quale hanno origine sono organizzazioni da decenni vicine al nazismo». Perché lo Stato non riesce a proteggere le minoranze straniere? «Perché non si sente minacciato dalla destra. Questo Stato ha agito con tutta la sua energia contro i terroristi della Baf : la polizia allora c'era, centinaia di persone ed edifici venivano sorvegliati. Ma si trattava di proteggere i forti: manager, imprenditori; banchieri, politici. Ora che bisogna proteggere i deboli, questo Stato non c'è. Perché? Perché il governo non vuole farla finita con questa violenza, perché non si vuole rovinare una certa clientela di elettori di destra. Per questo incito gli stranieri, gli dico ribellatevi, aspettatevi le ombre della notte che vi aggrediranno, siate preparati perché verranno, e accoglieteli come meritano». Secondo lei dunque il governo Kohl ha una grossa responsabilità in queste vampate di violenza. «E' totalmente responsabile di quanto sta succedendo: ha accettato che dal settembre '91, i rophi di Hoyswerda, fino al novembre '92, la strage di Moelln, l'estrema destra potesse avere via libera. Gli estremisti hanno potuto fare quel che volevano: ci sono stati centinaia di attentati perché le bande si sono sentite incoraggiate dall'atteggiamento dello Stato. Dopo Moelln, per un certo periodo di tempo si è avuta l'impressione che la maggior severità della polizia avesse cambiato le cose. Ho sempre saputo che non era vero: la bestia razzista continuai vivere». Che cosa c'è dietro la strage di Solingen: un piano o una violenza cieca? «Non si tratta più di violenza cieca, il piano è stato elaborato con precisione. Gli assassini sapevano che la casa ha solo un ingresso e che non ci sarebbe stata possibilità di salvezza. Il fatto è che questa seconda Bepubblica non ha mai chiuso con il suo passato nazista, dopo il '45 non si è fatto che reprimerlo, questo passato: io la chiamo "la seconda colpa". Per questo lo spirito del male continua a vivere: Hitler è stato sconfitto militarmente ma non ideologicamente. Quando sono stato liberato dall'Ottava armata inglese, il 4 maggio del '45, non avrei mai creduto che nel 1993 avrei dovuto indossare un giubbotto antiproiettile perché sono ebreo. Odio per gli stranie- ri non è la parola giusta: la parola giusta è odio per l'uomo. Tra noi esiste un pericolo che ci impegnerà a lungo». Ci sarebbe una differenza ((politica» fra un turco e un «breo uccisi dagli estremisti? «Intanto, credo che siano in pericolo tutti coloro che non si riconoscono in questi estremisti. Continuo ad avvertire i tedeschi: non crediate che gli estremisti di destra se la prenderanno soltanto con gli stranieri. Ma certo, fra l'assassinio di un turco e quello di un ebreo ci sarebbe differenza: viviamo in una società in cui esiste una gerarchia delle vittime, una cosa che mi ferisce. C'è anche nella testa di Kohl: l'uccisione di un ebreo potrebbe avere conseguenze spaventose per la potenza economica della Germania». Gli ebrei di Germania hanno di nuovo paura? «Sì, e hanno ragione ad averla». [e. n.] «Lo Stato è passivo perché i criminali sono suoi elettori» Naziskin durante una manifestazione

Persone citate: Hitler, Kohl, Ralph Giordano

Luoghi citati: Germania