NE' FRASCA NE BRASCA PENSANDO AL NEBRASKA di Stefano Bartezzaghi

NE' FRASCA NE' BRASCA PENSANDO AL NEBRASKA NE' FRASCA NE' BRASCA PENSANDO AL NEBRASKA meravigliamo più di tanto che ora tiri in ballo le catapulte, e le loro connessioni. Ma ci deve essere sotto qualcosa, e infatti c'è, ed è una cosa che mi ha riportato a episodi lontani. Quando una combriccola si ritrova attorno a un tavolo, talvolta scattano giochi di vario genere, più o meno divertenti. Alcuni tra i giochi più tipici sono basati sulla memoria, e voi sapete che recentemente qui ci siamo occupati del come mandare a mente certi nomi (vedo qualche lampadina che si accende). Io so di un gruppo di amici (amici tra loro, non mi invitano mai perché sono troppo scarso) che all'osteria tirano a sorte una lettera (poniamo la C) e poi, a turno, snocciolano nomi di calciatori che iniziano con quella lettera: il primo dice Casagrande, il secondo Cappioli, il terzo Óravero, il quarto Costacurta... eccetera. Finito il giro della tavola si ricomincia da guace del Marchese de Sade, questi cercherà di estendere il gioco a Stati e relative capitali, e qui vi consiglio di portare il discorso sugli strumenti di tortura. Fine della spiegazione. E le catapulte? Credevo che ve ne foste fatti una ragione, tra una lampadina e l'altra. Nella frase «tu connetti catapulte» si legge qualcosa che corrisponde, con buona approssimazione, al nome dello Stato del Connecticut, ed è venuto il momento di confessare una cosa. Ho barato. La frase di Morello non era rivolta a me, ma fa parte di un componimento poetico (titolo U.S.A.) che riassume in ventisei versi i nomi dei cinquanta Stati Uniti. Il poemetto è stato composto nel 1979, dunque ben prima dei nostri giochi su capoluoghi e regioni. Per compiere questo tour de force (la media è quasi di due nomi ogni verso), Morello se le è con¬ capo, e quando un concorrente non ha il nome pronto viene espulso dal gioco. Si capisce che presto o tardi toccherà riesumare calciatori di annate passate {Chiodi, Cera, Capello, Chiarugi, Cereser, Cinesinho...) e risultano avvantaggiati i meno giovani. Se non avete mai fatto la collezione delle figurine Panini, non potete capire. Un'altra tavolata (a cui invece ero invitalo) faceva la stessa cosa con gli Stati Uniti (vedo altre lampadine accendersi), ma senza tirare a sorte una lettera iniziale. Toccava ricordarseli tutti, e qui il vero problema è sapere al momento giusto quali Stati hanno sia il North che il South (sono Carolina e Dakota), e aver presente che esiste una Virginia, una West Virginia ma non una East Virginia. La sfida prende sempre qualche rivolo laterale, per esempio sull'ortografia di Massachusetts. Se poi la tavolata include qualche se¬ per fare compagnia all'inusuale brasca (che significa, Zingarelli alla mano: «scorie e spurgo del ferro lavorato»: ha senso, e lo fa). Per tranquillizzarvi vi dirò che ho anche ricevuto molte altre lettere sul gioco delle sciarade di nomi geografici, e sono mediamente più compassate di questa. Le vedremo nelle prossime settimane, con calma. Ma io a questo U.S.A. di Morello resterò affezionato ancora per un pezzo. Il verso che mi piace di più è quello delle catapulte, ma ce ne sono altri che non van mica male. Ve ne trascrivo uno, senza soluzione (ma con l'avviso che gli Stati, lì dentro, sono tre): «aiuta, deh! a lavare i mici, ganimede!». Scrivete a: Stefano Bartezzaghi, «La posta in gioco», La Stampa, Tuttolibii, via Marenco 32, 10126 Torino. cesse tutte. Il primo verso richiama il Wisconsin: «Ti muovi, sconsiderato?»; il quarto, 17daho: «Cos'hai da origliare?». Poi ci sono capolavori come «birilli noi si tenne, sì!» (Illinois, Tennessee). Scusate se vi dò le soluzioni, non voglio insultare la vostra intelligenza ma pure ci tengo che sia tutto ben chiaro. Il punto principale è che l'inventiva di Morello è imprevedibile, e leggendo un verso come «Né frasca, bé brasca» viene il dubbio che esista anche uno Stato dal nome di Nejraska, oltre al noto Nebraska. Naturalmente non è vero: così come la toma è una pura stampella per Roma nel luogo comune, la frasca è lì solo Stefano Bartezzaghi