SAV: la prima autostrada di montagna compie 30 anni

SAV: la prima autostrada di montagna compie 30 anni ! SAV: la prima autostrada di montagna compie 30 anni Sulla Quincinetto - Aosta, dal 1971 il traffico è passato da4a9 milioni di veicoli. Nuovi investimenti per completare la rete valdostana Trent'anni e non li dimostra. La SAV, Società Autostrade Valdostane, festeggia i suoi primi 30 anni di vita e 25 dall'apertura al traffico del primo tratto dell'autostrada (Quincinetto-Aosta), con un volume, sulla sua storia. Un volume che non si limita alle celebrazioni, ma che rappresenta una testimonianza ricca e accattivante, che rende il libro adatto a un'azione di promozione e di servizio a comunità, scuole, università ed enti. Titolo: «Dustination Europe - Autostrada e mobilità in Valle d'Aosta 1962-1992. Tradizione storia sviluppo socio-economico forme costruttive». Musumeci, l'editore. La preparazione e la redazione della monografia hanno impegnato per quasi due anni un team coordinato dal curatore dell'opera, l'architetto Sergio Vitagliani. Gli altri autori sono Giacomo Sado, giornalista della Rai di Aosta, Bernard Janin, docente dell'Università di Grenoble, Maria Cristina Ronc, ricercatrice della Soprintendenza ai Beni culturali della Valle d'Aosta. Il servizio fotografico è stato curato da Diego Cesare. Il libro è suddiviso in varie sezioni, che affrontano la storia della SAV, il ruolo dell'autostrada nell'economia regionale, il rapporto con il territorio e il patrimonio storico e artistico, le «forme costruite» di quella che è stata la prima, vera, autostrada di montagna realizzata in Italia. Ma la presentazione del volume, svoltasi presso l'Unione Industriale di Torino, ha offerto anche l'opportunità per fare il punto sulla situazione attuale e sul futuro dell'autostrada, destinata a diventare sempre più «il balcone della Valle d'Aosta» come ha sottolineato il direttore della SAV Marcello Christillin. La breve rete autostradale della Vallèe - poco meno di 50 km - ha, infatti, assunto un ruolo determinante nella storia contemporanea della Regione, sia nel rivitalizzarne la funzione di importante luogo di scambio dei traffici e dei mercanti europei, sia per lo sviluppo che ha ge- nerato in settori fondamentali per l'economia regionale: l'agricoltura, l'industria, il terziario, il turismo e il commercio. «La crescita della domanda di trasporto dai giorni del completamento e della messa in esercizio dell'autostrada - ha aggiunto Christillin - è stata praticamente costante, sino a raggiungere i livelli attuali assolutamente non previsti». A ridosso degli anni Novanta, la Valle d'Aosta disponeva di un parco autovetture di quasi 80.000 veicoli mentre agli inizi degli anni Sessanta nella regione circolavano solo poco più di 7000 veicoli. Il boom ha, ovviamente, interessato anche l'autostrada e sulla QuincinettoAosta i veicoli paganti sono passati dai circa 4 milioni del 1971, agli oltre 9 milioni del 1991. La parte più consistente del traffico è rappresentata dai flussi turistici e dal trasporto merci. Per far fronte a una domanda che cresce nel numero, ma anche nelle richieste di servizi, la SAV ha predisposto una serie di interventi da sostenere prevalentemente attraverso l'autofinanziamento, reso possibile da un'oculata amministrazione della società che ha chiuso l'ultimo esercizio con un fatturato di circa 50 miliardi. «In particolare - ha ricordato il presidente della SAV, Massimo Nardo - stiamo ultimando la tangenziale di Aosta, la cui apertura è prevista per la prossima primavera. La tangenziale sarà collegata con il tratto autostradale che raggiungerà Courmayeur e il Monte Bianco. Ma aspiriamo a rappresentare un anello completo di congiunzione nell'ambito dei trasporti europei; nel frattempo, quindi, operiamo anche in direzione del Gran San Bernardo con la realizzazione di un'arteria di raccordo di 7,6 km, di cui 6,5 km saranno in galleria anche per ridurre l'impatto ambientale». L'attenzione verso l'ambiente circostante è sempre stata una prerogativa della SAV, che ora sta ponendo anche particolare attenzione ai servizi autostradali per la clientela. Sono previste soste attrezzate, riqualificazione degli spazi, servizi di informazione sul traffico e sulla ricezione alberghiera, promozione dei prodotti locali. Tutto ciò per integrare sempre più l'autostrada - che è da sempre all'avanguardia negli interventi innovativi e per la sicurezza - nella realtà della Valle. „>„. 1 v - Nella gola di Montjovet l'autostrada scompare in galleria

Persone citate: Bernard Janin, Christillin, Diego Cesare, Giacomo Sado, Marcello Christillin, Maria Cristina Ronc, Massimo Nardo, Musumeci, Sergio Vitagliani