Discariche nel parco del Po di G. Dol.

«Insidiate la mia ragazza e io ve la faccio pagare» Discariche nel parco del Po 77 territorio da proteggere è costellato di scavi abusivi Si scopre che il «Parco del Po» è costellato di discariche, che i Comuni non contribuiscono e che lungo le sponde del fiume si fa motocross. Così sono partite denunce alla procura. Il caso più emblematico è fra Torino e Moncalieri, in località Molinello, lungo la tangenziale, dove vi è un lago sorto dall'escavazione della ghiaia. Qui c'è una discarica per 860 mila metri cubi di materiali speciali, convenzionata con il Comune di Moncalieri. «La Regione - ha detto Umberto Tresso, presidente dell' Ente parco del Po - ha autorizzato lo scarico di materiale in un lago già tutelato. Nonostante che la legge vieti di vuotare materiale nelle acque pubbliche e private, arrivano camionale di rifiuti speciali in questa zona del parco». La Forestale cerca di individuare chi scarica. L'altro esposto riguarda S. Sebastiano Po, dove nell'area protetta sono in corso scavi definiti «bonifica agraria». «Si tratta - ha spiegato Nemesio Ala, rappresentante del Comune di Torino - di prelievi di ghiaia su di un terreno comunale all'interno del parco. Sono 7 lotti per 100 mila metri quadri ciascuno. Come hanno fatto gli uffici regionali ad autorizzare questi interventi? Il comune di S. Sebastiano Po, che ha firmato la convenzione con i privati, non ha risposto». «Sono 14 i laghi di cave lungo il Po - ha spiegato il presidente Tresso -, sono ampi come due volte il lago di Avigliana. Non riusciamo a controllarli: esistono impianti abbandonati da decenni e manca un progetto di recupero ambientale. Non c'è mai stato da parte della Regione un piano estrattivo degli inerti: recentemente siamo riusciti noi a bloccare una cava che operava irregolarmente a Carmagnola». [g. dol.]

Persone citate: Nemesio Ala, Tresso, Umberto Tresso

Luoghi citati: Avigliana, Carmagnola, Comune Di Moncalieri, Comune Di Torino, Molinello, Moncalieri, Torino