Berlusconi ha vinto ma non c'era

Berlusconi ha vinto, ma non c'era RUGBY APADOVA Il Charro Mediolanum campione d'Italia: battuta la Benetton Treviso Berlusconi ha vinto, ma non c'era Brutta finale: ha fatto bene a rimanere a casa PADOVA DAL NOSTRO INVIATO «No, se ha detto che non viene, non viene». «Ma dai che arriva, non senti il rumore dell'elicottero?». L'elicottero che volteggiava ieri sullo stadio Plebiscito di Padova non era quello di Berlusconi, come il tifoso sperava, bensì quello della polizia, in un normale volo di pattugliamento. Il presidente della Fininvest, tanto atteso per la finale scudetto tra la sua Charro Mediolanum e la Benetton Treviso non si è fatto vedere: c'è chi dice sia ancora troppo arrabbiato per la sconfitta di mercoledì della sua «creatura» e per il clamore suscitato dai casi Rijkaard-Gullit. Berlusconi non c'era e per una volta ci sentiamo di dire che ha fatto bene a restare a casa: è vero che la sua squadra ha vinto il secondo scudetto nel gi¬ ro di tre anni (il primo nel '91 ) e con un punteggio (41-15) che non ammette repliche, tanto netta è stata la supremazia dei milanesi su una Benetton a dir poco irriconoscibile. Ma il Dottore, che di sport ne mastica parecchio, ci sarebbe rimasto molto male nel vedere una così brutta partita, gabbata addirittura come «scontro stellare»: di stellare ci sono state soltanto le scazzottature in mezzo al campo tra giocatori (due a caso, Giovannelli e Casellato). E l'arbitro era assai debole, incapace di tenere in pugno la partita: più volte non ha deliberatamente voluto «vedere» le azioni fallose, costringendo ad un superlavoro i medici e i massaggiatori delle due panchine. E il nobile gioco del rugby? Signori, quello è un'altra cosa e comunque ieri, al Plebiscito di Padova (mai così gremito) proprio non s'è visto. Spiace dover constatare che simili spettacoli non giovano certo allo sviluppo di questo sport, ma sono troppi gli spettatori che ieri hanno storto il naso al termine della partita. I più delusi in assoluto erano naturalmente i tifosi trevigiani. Guardate come va il mondo: lo scorso anno Treviso vinse due scudetti (pallacanestro e rugby) e quest'anno ha capitolato in tutte e due le discipline. Un brutto colpo per loro, ma Treviso, come ha voluto sottolineare capitan Collodo a fine gara, «tornerà presto in vetta, sei an- ni al vertice lo dimostrano». Brutta partita, dicevamo, arbitro insufficiente e violenza in campo: e pensare che, a parte i primi venti minuti, quando Treviso ha tenuto bene il campo, per il resto è stato un recital rossonero, con David Campese, l'italo-australiano campione del mondo, in cabina di regìa ed un Dominguez in vena di prodezze nelle trasformazioni da oltre 40 metri. Quando loro due hanno suonato la carica, come per incanto la luce Benetton si è spenta di colpo ed in campo è rimasta la squadra che per tutto il torneo (stagione regolare, quarti e semifinali), ha perso soltanto una partita. L'unico cruccio del Mediolanum è quello di non avere un grosso seguito di pubblico e questo nonostante gli sforzi economici della Fininvest (si parla di una spesa quest'anno di oltre due miliardi). Ma il rugby è sport che conquista con il tempo: l'importante è averne abbastanza a disposizione. Enrico Biondi E' il secondo titolo ottenuto in tre anni Campese il migliore Pugilato in campo E' stato un recital della squadra rossonera, con Campese (foto a fianco) in cabina di regìa e Dominguez in vena di prodezze nelle trasformazioni da oltre 40 metri

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