Un maniaco sevizia i puledri di Aldo Cazzullo

Nella campagna inglese, come in un giallo di Agatha Christie VIOLENZE AGLI ANIMALI Nella campagna inglese, come in un giallo di Agatha Christie Un maniaco sevizia i puledri Ai maschi taglia i genitali, poi li lascia morire dissanguati dalle ferite Mobilitati cinque magistrati, ma fino ad ora tutte le piste sono aperte Agatha Christie ce l'ha ricordato: anche nelle dolci campagne dell'Hampshire può nascondersi il male. Se potesse ancora scrivere, la Christie sarebbe certo affascinata da questa storia. C'è un maniaco che accoltella vittime scelte a caso, maschi e femmine indifferentemente. Ne mutila gli organi genitali e li lascia morire così, sanguinanti, in mezzo alla campagna. Ha già colpito trenta volte. Gli inglesi sono impauriti e indignati. Poco importa, per loro, che le vittime non siano uomini e donne, ma cavalli. La prima volta che hanno trovato un purosangue torturato con un rasoio era il febbraio del '91. L'ultima è stata la settimana scorsa. Neil era distesa nel prato in una pozza di sangue. «Se l'avessi trovata un'ora dopo sarebbe morta», racconta il veterinario all'inviato del settimanale «L'Evénement du Jeudi». Neil non era un animale qualsiasi: era la mascotte dei bambini di Lacey Green, un piccolo villaggio dell'Hampshire, a Sud di Londra. Quando l'hanno chiamato, il poliziotto del paese quasi non se la sentiva di correre dal cavallo ferito: «Come può un essere umano fare una cosa simile?» La polizia pensa che il maniaco non sia uno solo. Ma sul movente non azzarda ipotesi. Vendetta di un racket? Non colpirebbe a caso. Predatori di carne equina? No, lui tortura, non ruba. Gli ispettori hanno pensato anche a una setta satanica. Hanno fermato quattro sospetti. Poi hanno dovuto rilasciarli: non c'era ombra di prova. Il serial killer colpisce nelle notti senza luna. Tortura gli animali con bottiglie rotte e bastoni di legno. «Probabilmente è uno schizofrenico - sostiene Tony Black, lo psichiatra del carcere di Broadmoor -. Soffre di un complesso di castrazione. E' convinto che i cavalli siano creature demoniache. E' come se sentisse la voce di una divinità, Dio, Maometto, la tv, che gli ordina di torturare quelle povere bestie». L'Inghilterra freme: al terrore degli allevatori si unisce l'indignazione della gente. Tira aria di mobilitazione. Attorno al caso si affannano più magistrati (cinque) che nel team originario di Mani pulite. Un numero verde, come quello antimafia, è a disposizione di chi ha in mano notizie, ipotesi, tracce. «Horse and Hound», il vangelo dei cavalieri britannici, ha messo di tasca sua una taglia di mille sterline sul killer. Il Fronte di liberazione degli animalisti organizza ronde e scorte ai cavalli. Eppure non c'è ancora una pista sicura. Neppure la lettura di Agatha Christie viene in soccorso. Nei suoi inglesissimi plot, anche il più spietato degli assassini non avrebbe mai osato alzare la mano su un purosangue dell'Hampshire. Aldo Cazzullo

Persone citate: Agatha Christie, Lacey Green, Tony Black

Luoghi citati: Inghilterra, Londra