DOPPIO TURNO E SUBITO

DOPPIO RIFORMA E RINNOVAMENTO DOPPIO TURNO E SUBITO CIO' che sta accadendo in Italia ha un solo significato indiscutibile: bisogna fare presto. Un'intera classe dirigente vede avvicinarsi la sua fine, ma solo gli ingenui possono pensare che questa classe dirigente - fatta non di altruisti servitori del bene pubblico, ma di un sistema di potere in cui entrano politicanti (non politici), affaristi (non imprenditori) e grandi criminali - si lasci liquidare senza tentare qualcosa. E, da che mondo è mondo, l'ultima risorsa del potere che vacilla è la paura, il terrore, il terrorismo. E, tanto più dura l'incertezza, tanto più i rischi si moltiplicano. Ecco perché le bombe non sono giunte inaspettate, ma ecco anche perché - lo sappiano soprattutto gli uomini politici che in buona fede cercano di condurre in porto questa transizione - il popolo italiano distinguerà a fatica l'inettitu dine dalla complicità, se nuove stragi dovessero compiersi. Scrivo queste righe con il tristissimo spettacolo fiorentino negli occhi, ma anche con l'esasperazione che deriva dalle schermaglie in atto sulla riforma elettorale, una riforma sine qua non per il rinnovamento della vita politica. L'impressione è che si discu ta per discutere, non per arri vare a una decisione. Si convincano i responsabili che, a torto o a ragione, tutto questo alimenta un senso di profonda ripulsa e rafforza il convincimento che si stia giocando una partita truccata la cui posta non è la riforma della politica ma le convenienze di questo o quello, o, ancor peggio, il temporeggiare comunque. Le convenienze di parte portano allo stallo. Per uscirne, non c'è che ragionare in gene rale, partendo dal motivo centrale del voto del 18 aprile. Orbene, per dirla con Bob bio, la critica alla proporziona le espressa nel referendum non è forse la mancanza di un bipo larismo politico, e quindi l'im possibilità del ricambio di go verno, e quindi la carenza di responsabilità della classe dirigente, e quindi la corruzione, e quindi l'occupazione delle isti- Gustavo Zagrebelsky CONTINUA A PAGINA 2 PRIMA COLONNA

Persone citate: Gustavo Zagrebelsky

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