Passo avanti

Passo avanti Passo avanti Ma la strada è ancora lunga E, un passo importante, perché compiuto in avanti, dalla parte del diritto. E di questo diamo volentieri atto alla federazione e alla lega, tempestive nel cogliere una situazione di diffuso disagio. Ma non è ancora un passo decisivo. Siamo a metà strada. Nell'intervista di Matarrese si parla di «filmati tv con valore di prova limitatamente ai casi di scambi di persona». Non basta. Quel «limitatamente» frena il progresso, e il buon senso. Bisogna arrivare, come è già arrivata mezza Europa e come, piano piano, ci sta arrivando la Fifa, ad allargare il raggio d'intervento, ora che l'arsenale televisivo - almeno di domenica - è (quasi) uguale per tutti. In parole povere: le immagini devono valere non solo per i pasticci alla Van Basten/Serena o De Agostini/Tramezzani, ma anche per tutte le scorrettezze o infrazioni che sfuggono ai radar della terna arbitrale. Solo ed esclusivamente, beninteso, in ambito disciplinare. Dopo aver espresso solidarietà al Pescara, l'ultima delle vittime pre-rivoluzione (caso Dobrovolski, ammonito due volte e non espulso), e dopo aver reso onore al mea culpa del guardalinee Isola, invitiamo gli organi competenti a far ripetere Inter-Foggia. C'è sempre una prima volta. Tesi tipo «De Agostini o Tramezzani che differenza fa? L'Inter sarebbe rimasta comunque in dieci» sono esilaranti. A maggior ragione si sarebbe dovuto rigiocare l'incontro Genoa-Pescara, ma dal momento che la scintilla è finalmente scoccata, perché non passare direttamente dalla cronaca alla storia? [ro. be.l

Persone citate: Dobrovolski, Matarrese, Tramezzani, Van Basten

Luoghi citati: Europa, Foggia, Pescara