Addio chimica crudele

Addio chimica crudele Addio chimica crudele Dalla «grandeur» all'antico realismo MILANO. Lui navigava per mari lontani, con quella «buonuscita» da 550 miliardi che nell'estate del '91 faceva sognare mezza Italia. Loro si dividevano il 23% della Serafino Ferruzzi. Lui dichiarava: mai più in Italia, loro acclamavano Arturo presidente. Lui, Raul Gardini, diceva addio alla famiglia che aveva portato dai grandi mercati dei cereali alle piazze finanziarie. Loro, i Ferruzzi, andavano avanti da soli e annunciavano: basta con la finanza, si torna al fiorente business dell'agroalimentare. Poco meno di due anni dopo la storia, in qualche modo, è all'epilogo. Entrano nella roccaforte dei Ferruzzi quei soci scomodi che sono i banchieri, pesa sui conti la Fondiaria - che comunque non si cede - svanisce la farmaceutica, si avvia lo smembramento della chimica. Ogni mossa è lecita pur di abbattere i debiti, gli odiati debiti: erano 8.801 miliardi a fine '91, hanno raggiunto i 15.123 miliardi un anno dopo. In pratica, nel suo ultimo esercizio, per ogni giorno che passava Ferfin doveva alle banche 17 miliardi in più. Così, da quando le strade di Gardini e del clan di Ravenna si sono divise, molti pezzi dell'im¬ pero stanno scivolando via. Addio alla carta della Jamont, ceduta proprio a Cragnotti, addio al 51% di Farmitalia, passata agli svedesi della Procordia. Un mezzo arrivederci anche alla chimica, con la prevista joint venture tra Montecatini e Shell, che si concluderà a giugno. Ma non di sole vendite è stata la strategia Ferruzzi. E' diventato più forte il settore del cemento, con l'acquisizione della maggioranza della greca Heracles. E soprattutto è più forte l'agroalimentare, prima con l'operazione Eridania-Beghin Say e poi con acquisizioni come quella della Ducros, leader francese delle spezie, o della Elousa (olio) condotta dalla controllata spagnola Koipe. Sempre nella convinzione che, specie in periodi di congiuntura difficile come questo, la tavola sia meglio della provetta. [r. e. s.] Raul Gardini

Persone citate: Beghin, Cragnotti, Ducros, Gardini, Raul Gardini, Serafino Ferruzzi

Luoghi citati: Italia, Milano, Montecatini, Ravenna