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Si doveva decidere la rimozione del direttore generale dell'azienda Si doveva decidere la rimozione del direttore generale dell'azienda Eri, esplode il dramma in consiglio Il presidente Ruggiero muore d'infarto in riunione ROMA. L'ultima lottizzazione della Rai coincide con una disgrazia: il presidente della Nuova Eri Guido Ruggiero muore sul campo, colto da infarto durante i lavori del consiglio d'amministrazione che sta rimuovendo il direttore generale dell'azienda, Alberto Luna. Il malore coglie Ruggiero a metà della sua relazione. La riunione viene immediatamente sospesa: tutti i consiglieri della casa editrice che pubblica «Radiocorrière», «Moda» e «King» seguono Ruggiero all'ospedale San Camillo. Mezzadra dopo la triste notizia: Ruggiero non ce l'ha fatta. Aveva settant'anni. I consiglieri tornano in ufficio e riprendono in mano la pratica della destituzione di Luna, che in questa seconda fase non è più presente. I suoi poteri vengono trasferiti all'amministratore delegato Luciano Ceschia. Da un democristiano, Luna, a un ex democristiano passato al pds: Ceschia, già segretario della Fnsi (la federazione della stampa) e direttore di quotidiani del NordEst («Adige» e Piccolo»), poi collaboratore del Tg3. «La continuità nella gestione è assicurata», è la prima dichiarazione di Ceschia. Commemora il defunto, («Ruggiero era un uomo di grande tensione morale»), ma sul rimosso neanche una parola. Luna, da tempo in conflitto con il consiglio di amministrazione, si confessa «sorpreso dalla decisione» assunta in sua assenza e si riserva di «affrontare il problema con l'azionista, cioè la Rai». Stupore anche fra i giornalisti del Radiocorrière, che hanno chiesto a Ceschia un incontro immediato per ottenere chiarimenti. Intanto c'è un'altra falla da coprire: le competenze di Ruggiero passano ai vicepresidenti Ruggero Orfei e Gianni Staterà. Il caso-Luna e la nomina del nuovo presidente saranno la prima prova del fuoco del nuovo consiglio Rai, quello delottizzato previsto dalla legge approvata nei giorni scorsi dalla Camera. [m. g.]