La voglia di telefono

Giorno e Notte In aumento i collezionisti dei vecchi modelli La voglia di telefono Ricordate Clara Calamai e le attrici della Hollywood Anni 30? Ma ipiù ricercati sono gli esemplari fine '800. Prezzi alle stelle Un telefono bianco, come quello che occhieggiava tra le sete e i velluti dei film con Clara Calamai e con le dive della Hollywood Anni Trenta, oppure un «carrarmato» in bachelite nera del 1933, diffuso negli uffici pubblici di tutta Europa. Il collezionismo dei vecchi telefoni è oggi terreno di pochi appassionati ma è diventato quasi di rigore introdurre un «pezzo d'epoca» in qualsiasi tipo di arredamento, da usare in alternativa ai sofisticati apparecchi elettronici. Molto ricercati sono gli esemplari di fine Ottocento (il telefono fu brevettato nel 1876) della italiana Sitis o dell'americana Kellog, che spesso però erano solo utilizzati per ricevere, poiché la chiamata era fatta attraverso centralino. Sono pezzi che valgono da uno a quattro milioni, ma devono essere in ottime condizioni e soprattutto non manipolati. Nell'era delle segreterie telefoniche non può non affascinare l'essenzialità del modello francese «a colonna» del 1924 con base rotonda e doppio ascolto (vale circa 500 mila lire) oppure il tipo 1936 creato in nero dalla Siemens che poi ne fece una versione bianca molto di moda durante il periodo fascista (si può acquistare con 350 mila lire). Oggi con il revival degb Anni Sessanta e Settanta conoscono una seconda giovinezza i telefoni addizionali, che venivano acquistati in aggiunta al modello di serie dato dalla Sip, come 10 svedese Ericofon del 1956 (importato in Italia nel 1960) o 11 Grillo, disegnato da Zanuso ed esposto oggi al Museo d'arte moderna di Ney York. Dove recuperare questi vecchi esemplari? Valerio Palombella de «Il trillo» (tel. 37.54.66) offre una vasta gamma di telefoni perfettamente funzionanti. Lo trovate la prima domenica di ogni mese al mercatino delle pulci di Moncalieri. Palombella, oltre ad avere pezzi del primo Novecento, è specializzato nei modelli Anni 60, soprattutto nell'Ericofon, disponibile in una vasta gamma di colori, dal carta zucchero al rosso, giallo e grigio (sulle 140 mila), e nel Grillo, di cui è molto richiesta la versione arancione (180 mila) mentre gli altri colori costano sulle 100 mila. Da «Vecchi telefoni» di Oscar Ranzani, in via Ricaldone 44 (presente anche la seconda domenica di ogni mese al Gran Balon) ci sono esemplari in legno della fine dell'Ottocento, modelli degli anni Venti, tra cui il Siemens del 1928, un classico della telefonia italiana, con il primo disco combinatorio (costa sulle 450 mila), il Western Electric del 1920 in nero (sulle 850 mila) e i classici Siemens del '36 da tavolo o da muro (da 200 a 300 mila). Pezzi interessanti si trovano anche da Patrik Launo al mercato di Venaria, la terza domenica di ogni mese e all'«Anticoteca» di via Valperga Caluso 16. AlmaToppino

Persone citate: Clara Calamai, Kellog, Oscar Ranzani, Palombella, Patrik Launo, Pezzi, Valerio Palombella, Zanuso

Luoghi citati: Europa, Italia, Moncalieri, Ney York, Venaria