E Indurain continua ad allenarsi
6g TAPPA IL GIRO ARRIVA IN SICILIA Anche ieri i big italiani hanno rimandato gli attacchi scatenando solo i gregari E Indurain continua ad allenarsi Vince Konychev in volata, lo spagnolo controlla TERME LUIGIANE DAL NOSTRO INVIATO Il ciclismo italiano ha campioni forti e gentili. Il virtuoso navarro delle cronometro aveva detto alla vigilia del Giro: «Forse eccedo, ma mi piacerebbe che durante la prima settimana mi lasciassero in pace. La mia forma, per essere adeguata alle circostanze, ha appunto bisogno di un'ulteriore settimana di robusto allenamento». Mancano due tappe alla conclusione della prima settimana e Indurain si appresta a raggiungere il massimo della condizione. Un solo attacco, di commovente futilità, gli è venuto da Chioccioli. Miguel con elegante prudenza, attentissimo a non scottarsi, volta e rivolta i suoi rivali nella padella della corsa. Chiappucci, Bugno e Fondriest si votano a un tatticismo ermetico, che solo loro capiscono. Alle Terme Luigiane vince il russo Konychev. L'arrivo, due chilometri all'insù, è ideale per scattisti della razza di Chiappucci e Fondriest, è una copia del finale di Benidorm là dove Bugno disegnò il capolavoro del secondo titolo mondiale. Ma Chiappucci (che ha rischiato di proseguire il Giro a piedi perché due ladruncoli stavano rubando le bici della Carrera a Paestum, ma sono stati bloccati) e Bugno rinunciano all'affondo; Fondriest guadagna un gracile quarto posto e un secondo sulla concorrenza. 112" di abbuono che vanno al vincitore, evidentemente non interessano. Né infastidisce il pensiero che Indurain goda di queste cortesi rinunce. Muchas gracias. Si dirà che la nostra è un'interpretazione romantica della faccenda, che fantastichiamo di anacronistici comportamenti; si dirà che non teniamo conto della mancanza di luoghi atti alle vere battaglie. E va bene, sono ragionamenti sostenuti da una certa logica. Ma qui, cari Bugno, Chiappucci e Fondriest la logica è una ferrea alleata di Indurain che aspetta di bastonarvi a Senigallia. Chiediamo scusa per la ripetizione: Indurain si batte soltanto sorprendendolo e le sorprese gli si fanno sulle strade in cui lui proprio non se le aspetta. E che sciccheria la tattica di ieri. Indurain stenta a crederci. I nostri deputati al successo, che fanno? Spediscono avanti, a raffica, i gregari. I gregari, si lanciano, si ritrovano in gruppi di testa si guardano e dicono: io sono un bugnista, io un chiappucciano, io lavoro per Fondriest, a me mi paga la squadra di Argentin che è felice e indisturbata maglia rosa, io appartengo al club di Chioccioli. E ognuno si rende conto che sgobbare a vantaggio di un altro sarebbe da fessi patentati. Ne consegue che l'avanzata si trasforma in ritirata. E i capitani sfoderano una seconda, una terza, una quarta, ondata di attendenti, avanti avanti, fuggire, fuggire. Io sono bugnista, io chiappucciano, dietro-front. E tutta questa confusione, questo spezzatino, perché? Perché lo impone la tattica. Ma quale? Comunicateci immediatamente quale. Eccola. Si spediscono in caccia i gregari in modo che non si muovano gli avversari che ci stanno sullo stomaco; si sparano in attacco le mezze maniche per evitare gli zampilli dei pretendenti al rosa. E' o non è una tattica scema? Ancora muchas gracias e, per favore, fate che Argentin non interrompa la serie di liete telefonate alla sua sposa, sono sempre primo, amore; fate che mi sia propizia anche la Sicilia. La Sicilia offre due tappe, la Villafranca Tirrena-Messina, e la Capo d'Orlando-Agrigento che non possono essere definite prive dei requisiti richiesti dai belligeranti italiani. Sono toste e bruceranno di sole. Non abbia¬ mo perso tutte le speranze. Rivediamo la Paestum-Terme Luigiane. Intreccio banale dentro incantevoli paesaggi. Curve a cavatappi, discese mozza fiato, percorso da scivolate e cadute. Va all'ospedale un motociclista. Come mai non è sin qui caduto Acacio Da Silva che è uno specialista in materia? Acacio, uno degli ultimi fuggitivi di giornata, puntualmente cade. Lievissimi danni. Arrembaggi di squinternati plotoni a trenta chilometri dal traguardo. Annotiamo la presenza allo scoperto di Hampstein, addirittura di LeMond, c'è perfino Prudencio Indurain. Alla fine tocca a Konychev, Della Santa e Giupponi. Rinviene tardivamente Fondriest. Konychev tiene duro e la spunta. Gianni Ranieri 6g TAPPA km 130 < o casa 5 Bianca 2 S.Saba 13,35 14 20 40 60 80 100 120 km 130 ORARIO PASSAGGI ALLA MEDIA DI KM 39 Oggi è in programma la sesta tappa, la Vi I lafranca Tirrena-Messina di 130 chilometri. Da affrontare due volte la salita di Portella San Rizzo, a quota 465 metri (la seconda impennata a 32 chilometri soltanto dal traguardo). Si tratta di un tracciato breve, ma nervoso, da battaglia, che potrebbe anche portare qualche sorpresa. La partenza della carovana alle ore 13,35 con arrivo previsto verso le 17.
Luoghi citati: Messina, Senigallia, Sicilia, Villafranca Tirrena
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