Sauzée parte di B. P.

Sauzée parte Sauzée parte Dal Marsiglia va alVMalanta MONACO. I volti sono stanchi, e si comprende il perché. Sui giocatori del Marsiglia pesano, la mattina dopo, le tensioni della prima mezz'ora che li ha visti sull'orlo del crollo, e le fatiche della ripresa di puro contenimento. «Ho respirato soltanto ad un quarto d'ora dalla fine ammette Deschamps - quando ho visto i rossoneri svanire sul campo. Avrebbero dovuto cercare lo sprint e chiedevano acqua alla panchina ad ogni interruzione del gioco. Ho capito che era fatta». Ma non solo i resti di tensione e fatica pesano sulla banda Tapie. Goethals già a fine gara ha detto: «E' finita, basta con le panchine, ciò che avevo già detto resta». Se ne va anche Frank Sauzée. Che il contratto con l'Atalanta lo avesse già firmato, ora lo ammette: d'altra parte, lo stesso club bergamasco proprio ieri ha reso ufficiale l'acquisto. Mentre i compagni facevano le cinque di mattina fra tavola e feste, Sauzée non ha toccato cibo. Ha fatto l'alba con i giornalisti: «Me ne vado contento perché ho dato anch'io qualcosa di importante al Marsiglia. E' giusto andare via così, dopo una grossa vittoria. Ma entro due anni sentirete parlare dell'Atalanta in Europa». Orgoglio, convinzione. Ma anche un po' di tristezza. Tapie, dopo la gioia dello stadio, è stato dieci minuti con i giocatori non di più. Un brindisi e via: «Per affari». Il business è il suo mestiere. Lasciato andare Sauzée, pare stia per dare via libera a Pelé in direzione Sampdoria. E Platini, spettatore interessato, cosa dice? «E' stata una partitaccia. Tra squadre stanche. Chi aveva più tecnica era più morto dell'altro». [b. p.]

Persone citate: Deschamps, Frank Sauzée, Goethals, Tapie

Luoghi citati: Europa, Marsiglia