Tra i fischi Nijinsky impallidì

Tra i fischi Nijinsky impallidì Tra i fischi Nijinsky impallidì La sorella del ballerino ricorda Così la sorella di Vaslav Nijinsky ricorda la serata della prima nel libro Early Memo/re (ed. Holt, Rinehartand Winston), inedito in Italia. Bronislava NijBfinalmente venne il giorno: il 29 maggio 1913, la prima rappresentazione della Sagra della primavera. Il teatro era colmo e nostra madre aveva un posto in prima fila. Io ero rimasta fra le quinte, più per restare vicina a Vaslav che per seguire l'azione dal palcoscenico. L'orchestra cominciò, il sipario si aprì, e subito dal pubblico arrivò un urlo c\ scherno. Vaslav impallidì. Lo schiamazzo del pubblico stava sommergendo l'orchestra, rendendo diffide per gli artisti seguire la musica. Potevo vedere Vaslav in uno stato di ansia estrema per timore che i ballerini perdessero il tempo. Sembrava che stesse per get¬ ka tarsi in palcoscenico da un momento all'altro per risistemare le posizioni dei danzatori. Volevo afferrarlo per una manica perché non corresse in scena, ma per fortuna non fu necessario. Diaghilev urlò al pubblico: «Lasciateli portare a termine lo spettacolo!». Mi sentivo sempre più debole e le gambe non mi reggevano più. Mi si stringeva il cuore, non tanto per il destino del balletto, quanto per Vaslav. La gazzarra e il tumulto continuarono e fu soltanto verso la fine, quando Maria Piltz incominciò il suo assolo, che il pubblico si quietò. La mamma mi disse più tardi che non le era mai capitato in vita sua di assistere a una così violenta tempesta di proteste. «Devo essere svenuta - disse - perché non ricordo come lo scandalo è terminato». Bronislava Nijinska Bronislava Nijinska

Persone citate: Bronislava Nijinska, Diaghilev, Early Memo, Holt, Maria Piltz, Nijinsky, Rinehartand Winston, Vaslav Nijinsky

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