L'Olp chiede: marines Usa a Gaza di Aldo Baquis

Il piano in un fax a un pacifista israeliano, per un giornale «ormai si tratta» Il piano in un fax a un pacifista israeliano, per un giornale «ormai si tratta» l/Olp chiede; marines Usa a Gaza Proposta di Arafat per la pace nei Territori TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Truppe Usa nelle zone più calde dei Territori, soprattutto a Gaza, per separare la popolazione palestinese dai reparti militari israeliani: questo il nucleo, secondo il quotidiano Yediot Ahronot, della «nuova iniziativa diplomatica dell'Olp» anticipata ieri via fax da Bassam Abu Sharif, stretto consigliere di Yasser Arafat, al pacifista israeliano Abie Nathan. Nel messaggio a Nathan, Abu Sharif afferma che la dislocazione nelle zone più densamente popolate dei Territori di una forza composta da marines o da militari alle dipendenze dell'Orni servirebbe a creare un clima politico più disteso. In questo modo, aggiunge il funzionario dell'Olp, verrebbero alleviate le pressioni politiche a cui è sottoposta la delegazione dei Territori (da parte dei fondamentalisti islamici e dei massimalisti di sinistra) e i negoziati di pace israelo-arabi potrebbero finalmente prendere quota. Nel documento di Abu Sharif - precisa Yediot Ahronot - si chiede l'evacuazione dell'esercito israeliano non da tutti i Territori, ma solo dai campi profughi e dalle città più popolate. Anche se il documento giunto via fax dagli uffici dell'Olp a Tunisi è probabilmente solo un ballon d'essai, cresce nei Territori la convinzione che - dietro le quin- te - israeliani e palestinesi stiano cercando di individuare un'intesa sia sui principi del negoziato (proprio a questo scopo, Faisal Husseini si recherà nuovamente a Washington il mese prossimo) sia sul contenuto. E la zona di convergenza potrebbe essere appunto Gaza, un'area che non solo le colombe laburiste ma anche esponenti del Likud - come l'ex ministro della difesa Moshe Arens e l'ex ministro della Pohzia Roni Milo - sarebbero felici di abbandonare al più presto. In questo clima di attesa si ali¬ mentano le voci più disparate: il quotidiano palestinese Al Quds, ad esempio, ha riportato con notevole evidenza un'informazione del giornale russo Stella Rossa secondo cui Israele e Olp avrebbero discusso (nel corso di «incontri segreti», a Londra) di un ritiro da Gaza, «dove il mantenimento dell'ordine pubblico verrebbe affidato a una forza giordano-egiziana». Il capo della delegazione palestinese, Haider Abdel Shafi, ha affermato che «Gaza non può essere separata dalla Cisgiordania e da Gerusalemme Est» e che comunque la questione non è ancora stata affrontata nei colloqui di Washington. Ha però riconosciuto che in una fase iniziale di autogoverno soldati egiziani e giordani potrebbero assistere i palestinesi a mantenere l'ordine. Ieri le autorità militari nei Territori hanno compiuto un gesto distensivo scarcerando - in occasione della festività islamica del Sacrificio - circa 250 detenuti palestinesi. Aldo Baquis Palestinesi portano via il corpo di un compagno ucciso durante tafferugli con l'esercito israeliano a Gaza