Autorizzazione per Giunta

Autorizzazione per Giunta Palazzo Madama ha detto sì Autorizzazione per Giunta L'assemblea di Palazzo Madama ha concesso ieri l'autorizzazione a procedere contro il senatore repubblicano Roberto Giunta. E' la prima che viene data da Roma per uno dei parlamentari inquisiti dai giudici torinesi. All'indomani deU'mcriminazione da parte del pm Corsi, il senatore Giunta aveva dichiarato: «Io stesso ho sollecitato la concessione, dell'autorizzazione, perché ritengo di poter dimostrare la mia innocenza». L'ipotesi d'accusa contestata con un avviso di garanzia a Giunta è la concussione, per una tangente di 600 milioni pagati dall'impresa Brenta ai vertici dello lacp: l'ex presidente, Mario Fimiani (de), e l'ex vicepresidente Domenico Russo (pri). ■ Il pm Corsi aveva stralciato la posizione - di Giunta e citato a giudizio Fimiani e Russo per l'udienza preliminare del 14 giugno. Ieri, dopo l'autorizzazione a procedere, Corsi ha commentato: «Forse si farà in tempo a riunire la sua posizione al fascicolo, e sarà processato assieme agli altri due». Giunta è coinvolto anche nella tangente miliardaria pagata dalla Fiat Engineering a cinque consiglieri dell'Aem per assicurarsi l'appalto di 64 miliardi di un lotto del Teleriscaldamento Torino Sud: 240 milioni a testa a Giovanni Giubergia (pli), Gino Carli (pri) e Duccio Lamberto (psi), affiancato e sostituito da Ettore Altea (psi); 320 milioni a Pasquale Metallo (de), che aveva condotto le trattative. Interrogato dal pm, Carli aveva ammesso: «L'azienda si era detta disponibile a dare un contributo. Io ho indicato il conto di una banca parigina su cui versare i soldi. I soldi non li ho mai toccati, erano per il partito». Secondo l'accusa, il referente politico di Carli è il senatore Giunta, che ha ricevuto un secondo avviso di garanzia per concorso in corruzione. Sul conto aperto a Parigi da Carli si troverebbero ancora 190 milioni. Gli altri 50 Pasquale Me allo, de sarebbero stati messi a disposizione del senatore Giunta. Sul fronte Aem sono venuti alla luce altri particolari. Secondo le dichiarazioni degli altri coimputati, Pasquale Metallo (de della corrente di Silvio Lega) avrebbe fatto da cassiere anche per il psi in almeno due occasioni. La prima. 1240 milioni ricevuti da Duccio Lamberto erano destinati al parlamentare Giusi La Ganga (raggiunto da un avviso di garanzia), ma qualcuno nel partito temeva che il denaro finisse alla corrente sbagliata. Lamberto era della corrente che a Torino fa riferimento a Mercurio e Cerabona. Le trattative sarebbe ro state quindi condotte da Me tallo, fino all'entrata in scena di Altea, molto legato a La Ganga. E sarebbe stato proprio Altea versare i soldi su una banca di Lugano. La seconda. Ancora più diretto il coinvolgimento di Metallo nell'appalto per l'im pianto di postcombustione . dell'Aem alle Vallette. L'Aerim pianti avrebbe pagato a Metallo una mazzetta destinata al psi e messa a disposizione su un conto svizzero Metallo aveva ammesso una tangente di 100 mi lioni. Il dottor Corsi ha scoperto che la mazzetta era molto più alta: 290 milioni. La cronaca della giornata di ieri ha fatto registrare un secondo avviso di garanzia per l'ex assessore regionale all'urbanistica Mario Carletto (de): sarebbe stato al corrente della mazzetta da 320 milioni pagata a Metallo. Carletto è stato sentito una decina di giorni fa dal pm Corsi. In precedenza, l'ex assessore aveva ricevuto un avviso di garanzia per un contributo elargito dall'imprenditore Gilardi. Sempre ieri il procuratore aggiunto Maddalena è partito per Roma, dove sentirà un noto esponente repubblicano. Circola il nome di Giorgio La Malfa. La Procura non conferma. Claudio Cera suolo Pasquale Metallo, de Il senatore repubblicano Roberto Giunta, accusato di concussione per una tangente di 600 milioni pagati da un'impresa ai vertici lacp, ha dichiarato: «Ritengo di poter dimostrare la mia innocenza»

Luoghi citati: Parigi, Roma, Torino