Berlusconi: la mia prima vera amarezza

Il presidente rossonero: «Quando si sbagliano cinque occasioni c'è poco da recriminare» Il presidente rossonero: «Quando si sbagliano cinque occasioni c'è poco da recriminare» Berlusconi: la mia prima vera amarezza «Ma nel '94 saremo di nuovo in finale» Capello: «Non meritavano la vittoria» MONACO. Delusione e molta rabbia in casa milanista. Non tanto per la sconfitta in sé, quanto per il modo in cui è arrivata. Attacca subito Berlusconi: «Abbiamo giocato bene ma quando si sbagliano cinque occasioni c'è poco da recriminare». Questa la prima accusa del presidente rossonero ai suoi giocatori, poi il Dottore aggiunge: «E il Marsiglia è riuscito ad andare in gol sull'unica occasione che gli abbiamo lasciato. Alla fine il portiere Rossi non ha fatto neppure una parata». Chiuse le recriminazioni, Berlusconi cerca le scuse più plausibili per giustificare almeno in parte il mancato successo: «Siamo andati in campo in non perfette condizioni fisiche praticando lo stesso un buon calcio che ci ha evitato di fare brutta figura. E' la prima grande delusione della mia presidenza e mi rimane il rimpianto di non aver sfruttato fino in fondo l'occasione per triplicare la coppa». Ma non si dà per vinto: «Complimenti al Marsiglia ma questo Milan non è finito. Già due anni fa ci davano per spacciati, invece ci siamo ripresi. E anche questa volta sarà così grazie ai nuovi che abbiamo in casa, da Boban, a Savicevic a Simone. Adesso comunque pensiamo a chiudere bene la stagione e a conquistare lo scudetto». Berlusconi conclude con una promessa: «Noi la prossima stagione saremo sicuramente in finale. Il Marsiglia non so». Baresi come capitano rifiuta di presentarsi in sala stampa: è troppo depresso e demoralizzato. Ha addirittura pianto salutando i tifosi sotto la curva e negli spogliatoi. «Purtroppo non siamo abituati a perdere - dice - e a tornare a casa a mani vuote. Mi spiace in particolare per i tifosi. Ma questa stagione non è da buttare perché chiudiamo con una finale di coppa e con uno scudetto. Né è da buttare questo Milan che, secondo me, è ancora in grado di fare molto». Anche Capello, che vede sfuggire il sogno di fare l'accoppiata e di conquistare la sua prima Coppa Campioni, se la prende con i giocatori: «Massaro e Van Basten hanno sbagliato troppo per sperare di vincere. E non ditemi che siamo calati fisicamente, perché quelli che sono andati in campo erano in buone condizioni tranne Van Basten che non era al massimo. E da parte sua il Marsiglia non ha assolutamente meritato di vincere: una sola occasione su un calcio d'angolo, che per me e per i miei era inesistente, e hanno fatto gol». Il più deluso dei milanisti è ovviamente Papin che ha visto finire sul fondo di un soffio il tiro che avrebbe consentito al Milan di pareggiare e riaprire la partita: «Sono molto triste, perché abbiamo dominato e torniamo a casa sconfitti. Per me in particolare la coppa è jellata: è la seconda che perdo in 24 mesi». Da parte francese l'allenatore Goethals e il suo presidente Tapie sono incontenibili. «Abbiamo meritato di vincere pur soffrendo molto - dice il tecnico che intanto conferma la sua decisione di ritirarsi -. Per vincere abbiamo adottato la stessa tattica che il Milan usò due anni fa. Adesso sono la bestia nera dei rossoneri, che in quattro occasioni non sono mai riusciti a battermi». Aggiunge Tapie: «Finalmente dopo tanti approcci abbiamo concluso positivamente il lungo flirt con questa coppa». Dai molti Vip presenti in tribuna esce Sacchi per spiegare la sua profonda amarezza «perché ho amato tanto il Milan. e soffro troppo in questo momento. Il risultato è ingiusto: i rossoneri hanno creato molte occasioni e giocato di più». E il presidente federale Matarrese: «Il calcio è crudele. Il Milan avrebbe dovuto vincere almeno per 3-0 alla fine del primo tempo». Felicissimo Platini: «Finalmente il Marsiglia ce l'ha fatta. E ha vinto meritatamente grazie à una tattica migliore». Nino Sorniani La festa, al termine della partita, dei giocatori del Marsiglia che portano a casa la Coppa Campioni

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