«Penseremo ai nostri guai»

«Penseremo ui nostri guai» «Penseremo ui nostri guai» Scalpore per l'annuncio Usa poi la rettifica: restiamo leader WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Gli Stati Uniti si ritirano dal mondo. In un incontro con i corrispondenti dalla capitale dei 24 più influenti giornali americani, un alto rappresentante del Dipartimento di Stato ha annunciato la svolta strategica più importante nella politica estera americana della seconda metà del secolo. Anche se l'annuncio è stato poi successivamente ridimensionato da dichiarazioni del segretario di Stato Warren Christopher, il gioco del dire e poi rettificare fa parte di una tecnica tradizionalmente usata quando si vogliono convogliare messaggi importanti, tentando, nello stesso tempo, di attutirne gli effetti. «Gli Stati Uniti si autoassegnano un ruolo limitato nel mondo», ha titolato ieri il «Washington Post». «Alti funzionari dell'amministrazione annunciano nuovi limiti nella leadership mondiale americana». La nuova dottrina, che se si affermerà davvero come tale finirà con l'assumere il nome di «dottrina Clinton», stabilisce che gli Stati Uniti dovranno concentrarsi soprattutto sui propri problemi economici interni e rinunciare a gran parte dei ruoli assunti nell'epoca della Guerra Fredda, considerata chiusa con il crollo del Muro di Berlino alla fine dell'89. «E' necessario affermare che i nostri interessi economici sono il fatto fondamentale e che gli Stati Uniti devono definire l'estensione del loro impegno in vicende internazionali commisurandolo a questo parametro», ha annunciato ai giornalisti l'alto funzionario, pretendendo, in cambio dell'informazione, la garanzia dell'anonimato. Non è stato poi difficile scoprire che, in realtà, si trattava di Peter Tarnoff, sottosegretario per gli Affari Politici e numero 3 del Dipartimento di Stato. Per cui, la successiva messa a punto di Christopher, secondo il quale gli Stati Uniti «non hanno alcuna intenzione di derogare il loro potere e la loro responsabilità di comando», è stata letta come una scontata assicurazione volta a evitare polemiche. Le frasi di Tarnoff non erano state rubate, ma pronunciate nel corso di un incontro appòsitamente convocato. «Sarà difficile per i nostri amici europei capire il nuovo approccio - ha riconosciuto l'alto funzionario -. Ma il mutare del nostro atteggiamento non è occasionale e deriva da un preciso disegno». Secondo la nuova strategia, mentre durante la Guerra Fredda il confronto sulla scena internazionale avveniva «tra pesi massimi», oggi nell'arena mondiale rivaleggiano solo «pesi medi». Occorrono, • quindi, tattiche più flessibili, capaci di volta in volta di individuare se vi sia la necessità e la convenienza per un coinvolgimento americano in un determinato problema e in una determinata crisi. Questa teoria, che chiama in causa il principio di collegialità internazionale, può essere interpretata anche come una giustificazione a posteriori della passività degli Stati Uniti sulla Bosnia e del loro andare al traino dell'Europa e perfino della Russia. Paolo Passarmi

Persone citate: Clinton, Peter Tarnoff, Warren Christopher