Giocalone contro La Malfa

Giocatone contro La Malfa Giocatone contro La Malfa «Sapeva tutto delle mazzette» L'ex leader del pri: tutte fantasie MILANO. Una nuova bufera si abbatte sul pri. Davide Giacalone, ex segretario di Oscar Mammì, ha mosso pesanti accuse a Giorgio La Malfa e ha tirato in ballo, anche se la vicenda non riguarda «mazzette», Bruno Visentini. «La Malfa era a conoscenza dei contributi illeciti al partito - ha detto Giacalone ai giudici - una volta mi chiese di dire al ministro Mammì se poteva fare qualche sforzo in più». La Malfa ha subito smentito: «Sono affermazioni fantasiose. Il signor Giacalone cerca di inventare una messa in scena volta a rendere credibile il coinvolgimento del partito repubblicano e mio nei suoi maneggi con l'amministrazione pubblica». Ma Giacalone ha tirato in ballo anche uno dei «padri nobili» del partito: Bruno Visentini. Occorre premettere che nessuno lo accusa per tangenti, ma l'ex segretario di Mammì adombra sue pressioni a favore dell'Olivetti, di cui era presidente. Ieri intanto la giunta della Camera non ha concesso l'autorizzazione a procedere nei confronti dei repubblicani Gerolamo Pellicano e Antonio Del Pennino e dei liberali Altissimo e Sterpa. La giunta ha criticato aspramente l'operato del pm De Pasquale, che conduce l'inchiesta sui «fondi neri» dell'Assolombarda. Nessuno in procura ha voluto fare commenti. Ceccarelli e Marzolla A PAG. 3

Luoghi citati: Milano