Le ricette dei 10 candidati per risolvere i guai del traffico

Cronaca di Torino Le ricette dei 10 candidati per risolvere i guai del traffico^ Tt t hi Trasporti, centro, parcheggi Se fossi sindaco farei così Metropolitana, parcheggi in centro e in periferia, mezzi pubblici efficienti. Sogni di una città che puntualmente ha subito amari risvegli, promesse di generazioni politiche che non hanno saputo o potuto mantenerle. Tornano, le promesse, in questa vigilia di elezioni. E' lecito tenerle in conto? Impossibile, oggi, una risposta. Ma un fatto è sicuro: la lègge prevede per la prima volta un rapporto diretto tra sindaco e cittadini. Agli elettori, e solo a questi, il primo cittadino dovrà rispondere. Avrà più poteri e maggiori responsabilità. «La Stampa» ha posto alcune domande ai candidati. Iniziando con un problema concreto, che tutti pagano sulla propria pelle. E che da molti anni è oggetto di studi, controstudi consulenze lautamente pagate e, a conti fatti, inutili: il traffico. Quali rimedi per una città dove sono immatricolate oltre mezzo milione di auto, con autobus che viaggiano a 14 chilometri l'ora e una linea metropolitana in progettazione da 25 anni? Dove, e con quali denari, costruire i parcheggi? Poi il tormentone del centro, spunto per tante battaglie politiche: va chiuso o deve restare aperto? Ecco le risposte. VALENTINO CASTELLANI «Schiavi dell'auto» «Primo problema: la congestione del traffico privato, sia in movimento che in sosta. L'unica strada è liberare i torinesi dalla schiavitù dell'auto, potenziando il traspòrto pubblico, costruendo parcheggi di interscambio in periferia e di sosta temporanea in città. «Di fondamentale importanza è la costruzione della metropolitana, con appalti internazionali per le opere civili. Io non la vedrò, perché i tempi di costruzione non sono brevissimi, ma mi impegno ad avviare rapidamente le procedure. Il piano dei parcheggi, infine. E' già scritto, facciamolo decollare». DOMENICO COMINO «Tunnel e parcheggi» «Ci vuole una nuova viabilità con strutture che il piano regolatore non considera: un sottopasso attestato su corso Stati Uniti per alleggerire il traffico di Porta Nuova; tunnel da corso Sebastopoli a corso Spezia, in corso Regina Margherita per alleggerire il rondò della forca, Porta Palazzo, la Rotonda Rivella. Corso Marche dovrà diventare asse portante per l'attraversamento Nord-Sud. Per la collina, vedrei bene un ponte come prolungamento del sottopasso del Lingotto. Questa una parte delle realizzazioni per migliorare la viabilità, legate a metrò e parcheggi». MAURIZIO LUPI «Il centro?.Chiuso» «Come assessore all'Ambiente mi sono spesso occupato dell'inquinamento atmosferico provocato dalle auto. Non c'è dubbio che il problema esista e non si possa risolvere con la bacchetta magica. Per questo sono favorevole al centro chiuso, con prowedimenti per disincentivare l'uso dell'auto. Tra questi il migliore è il potenziamento del mezzo pubblico, e la creazione di nuove corsie preferenziali per tram e autobus. Ma è anche indispensabile che questo privilegio sia controllato e fatto rispettare dai vigili urbani. Sì al metrò e ai parcheggi, pubblici e privati». MARZIANO MARZANO «Troppi permessi» «Incominciamo dal centro. Sono contrario alla sua chiusura com'è concepita oggi. La ztl non funziona: troppi permessi, pochi controlli. In autunno entrerà in funzione il parcheggio sotto via Roma. Si potrà creare una vera zona a traffico limitato. Ma attenti, con pochissimi permessi. Si dovrà far decollare il piano del traffico, adottato ma mai attuato. Prevede intere strade riservate a tram e autobus, corsie in controsenso rispetto al traffico privato. Ultima iniziativa: il decentramento dei servizi che attirano auto, ora in gran parte riuniti intorno al Cavai 'd brons». UGO MARTINAT «Perché il metrò» «E' da vent'anni che chiediamo che si faccia la metropolitana, non l'hanno mai realizzata perché chi ha governato non è stato capace di accordarsi sul costruttore. Ma non è stata solo colpa dei partiti. «Così Torino ha perso decenni, la situazione del traffico è peggiorata. Ogni giorno abbiamo come panorama non più corsi o viali, ma un enorme serpentone di lamiere, auto in sosta che la gente non sa dove parcheggiare. Perché voghamo il metrò? Sarebbe il sistema più efficace per consentire quella convivenza tra mezzi pubblici e auto che oggi sembra impossibile». DIEGO NOVELLI «Trasporto di massa» «Primo punto: ridurre il volume degli spostamenti obbligati, effettuati con l'auto individuale. Sarà necessario redistribuire sul territorio gli "attrattori" di traffico. Si dovrà realizzare un sistema integrato di trasporto collettivo esteso all'area metropolitana. Assi portanti, le linee di metrò da realizzare, fruendo delle migliori tecnologie, con linee ferroviarie e e automobilistiche a completamento del reticolo del trasporto di massa. Dovranno essere costruiti parcheggi di interscambio alle porte della città, garages in grado di togliere dalla strada le auto in sosta prolungata». CLAUDIO PIOLI «Il centro? Aperto» «Siamo per il metrò: anche sopraelevato in periferia, sotterraneo in centro, e senza l'inutile capolinea di Campo volo. Per il traffico privato si possono realizzare minitunnel per superare le strozzature. Un grave problema è rappresentato dalla tangenziale, ormai quasi intasata. Per decongestionarla è fondamentale individuare nuovi corsi di scorrimento veloce. Potenziata la rete del trasporto pubblico, è l'ora di pensare a parcheggi di attestamento ai confini di Torino e del centro. Fino a quando non saranno costruiti, il cuore della città deve restare aperto». ROBERTO VITTUCCI «Servizi sotterranei» «Tutti possiamo concordare sulla importanza di metropolitana e parcheggi. Però non dobbiamo dimenticare le ristrettezze finanziarie del Comune. Intanto faccio una proposta. E' evidente che la città non ha più spazi in superficie. L'unica soluzione è scavare o sopraelevare. Ma l'aspetto cui pochi badano è la creazione di una efficace rete interrata di sottoservizi, che consenta di evitare le tante rotture del suolo pubblico cui assistiamo di continuo. E' vero che per procedere in questo senso saranno necessari forti investimenti. A gioco lungo il risparmio si rivelerà enorme». GIOVANNI ZANETTI «Viabilità migliore» «Il primo problema di Torino è migliorare la qualità della sua rete di trasporti, sia interna che esterna. Quella esterna comprende i collegamenti con l'Europa grazie all'alta velocità, condizione necessaria per rilanciare lo sviluppo industriale ed economico. All'interno è scontata la necessità di costruire nuovi parcheggi, sia di interscambio che di attestamento. Va avviato subito il metrò, è necessaria una direttrice più agile verso l'aeroporto. Detto questo, è fondamentale che il collegamento tra i diversi sistemi, treni, metropolitana, autobus e macchine, sia garantito». GIACOMO ZINGARO «Più vigili in strada» «Siamo favorevoli alla metropolitana. Consentirebbe spostamenti veloci in città anche alle fasce più deboli. Mi riferisco agli anziani, ma non solo. Altro problema urgente, la viabilità. Deve essere migliorata subito. Come? Attuando ciò che il Comune ha fatto studiare e tenuto nel cassetto. Chi sarà sindaco dovrà farlo decollare. Ci vogliono poi i parcheggi. Non è sufficiente dire, come hanno fatto le amministrazioni del passato, è tutto pronto. Bisogna trovare le risorse ed avere la capacità di realizzarli. Infine i controlli: i vigili dovranno ricomparire sulle strade». Un'immagine della circolazione in città:

Persone citate: Rivella

Luoghi citati: Europa, Torino