Scrutini in arrivo che paura

Gildo record per maggio il termometro oltre i 30 L'anno scorso nelle superiori 4 studenti su 10 non sono stati promossi Scrutini in arrivo, die paura I corsi di recupero soltanto in alcuni istituti Pochi giorni di lezione poi la scuola chiuderà i battenti per lasciar spazio ai seggi elettorali, agli scrutini, agli esami. Un anno è volato via. Gli studenti vorrebbero una anticipazione dai docenti sul profitto. Quest'anno ci saranno più promossi? Le statistiche del '92 per le superiori hanno dato 26 % di rimandati e 14 % di bocciati. Su 100 allievi iscritti.in prima media nelle scuole di Torino e provincia soltanto 50 arrivano alla maturità e soltanto 36 impiegano gli anni previsti. Il taglio delle bocciature in prima superiore è pesantissimo. Tanto da scoraggiare i più deboli che abbandonano. Qualcuno dei «dispersi» frequenta corsi brevi regionali o comunali. Della maggioranza si perdono le tracce. Soltanto il 66 % degli iscritti in prima ha proseguito in seconda, il 15 % ha ripetuto, il 19 % ha abbandonato. La selezione si attenua fra la se¬ conda e la terza (circa 11 % di ripetenti, 9 % di abbandoni). Lo scorso anno la percentuale più alta di fallimenti è stata negli istituti tecnici commerciali e industriali con il 28 % di rimandati e il 15 % di bocciati. Il taglio fra la classe prima e la seconda, a settembre, ha toccato il 45-48 per cento. Male anche negli istituti professionali (23 % di rimandati e 18 % di respinti). Che cosa fa la scuola per aiutare gli studenti? Mario Ciccarelh, preside dell'istituto professionale Plana, dice: «Gli istituti professionali vivono una trasformazione che li porterà ad un nuova metodologia didattica, con più attenzione ai bisogni dei singoli, interventi sui più deboli. I docenti si stanno preparando. Il rinnovamento è già applicato, ad esempio, nel settore odontotecnici». L'obiettivo è ammorbidire l'impatto con la scuola superiore: «Spesso gli studenti hanno un crollo psicofisico - dice Ciccarelli -: 40 ore settimanali di lezione possono mettere in ginocchio». In alcune scuole c'è stato uno sforzo per ridurre il numero dei dispersi, come all'istituto industriale Avogadro. Il vice preside Franco Nardo: «Fin dal primo giorno c'è stato l'orario definitivo e un progetto di lavoro. Tutto l'istituto lavora sui recupero con gli insegnanti di classe». E poi l'esperimento vero e proprio. «Si fa in prima A. Studenti e professori hanno stretto una sorta di contratto che prevede ripassi personalizzati. Si lavora per gruppi, all'interno dei quali anche i ragazzi più preparati sono chiamati ad aiutare i compagni». I primi frutti? «Forse cominceremo a coglierli fra un paio di settimane». Maria Valabrega

Persone citate: Ciccarelli, Franco Nardo, Maria Valabrega, Mario Ciccarelh

Luoghi citati: Torino