Furlan va avanti ma Camporese inciampa

Al Roland Garros subito fuori Omar (male al braccio), battuto da Champion; promossi 4 italiani TENNIS Al Roland Garros subito fuori Omar (male al braccio), battuto da Champion; promossi 4 italiani Furlan va avanti ma Camporese inciampa Contro Masur un successo augurale pensando alla Davis PARIGI DAL NOSTRO INVIATO Al contrario di quel che molti credono, un paio di aspirine non possono guarire tutti i mali del mondo. Omar Camporese, su suggerimento di Panatta, ne ha ingoiate due alla fine del secondo set (vinto) ma dopo un'oretta il dolore al braccio è tornato e il bolognese delle Pleiadi ha lasciato via libera al francese Champion, il quale non è che fosse al massimo della forma fisica visto che quest'anno, per un guaio al gomito, ha potuto giocare solo nove partite, delle quali ben sette perdute contro rivali da far piangere i suoi vecchi tifosi. «Non riuscivo a servire e sono stato costretto ad affrettare il gioco per evitare i lunghi scambi» ha detto Camporese alla fine mostrando al popolo le sue ferite. Naturalmente non ha raccontato perché era sempre in ritardo negli spostamenti e nelle discese a rete, cosa che è assai difficile da spiegare con un semplice dolore al braccio. Panatta ha giudicato la partita con maggior realismo. Ha detto che Omar ha fatto tutto da solo, sbagliando l'impostazione tattica e sparando pallate a destra e a manca, quasi sempre in rete, invece di preparare il colpo con maggior pazienza. Aveva ragione lui, per la verità, ma Camporese ha insistito: troppo male, non aveva scelta. «Soffro di una calcificazione da usura sotto l'omero che mi crea problemi al tendine e al muscolo. Il fisioterapista ha detto che devo fermarmi: spero di poter giocare a Firenze, e soprattutto mi auguro di non avere lo stesso guaio in Coppa Davis». Magari qualcuno esagera, forse lo stesso Camporese, ma resta l'impressione peraltro confermata dai fatti che i problemi per Panatta, il capitano della nazionale del tennis, siano soltanto all'inizio. A ben vedere, però, una buona notizia è arrivata, ieri nella seconda giornata del Roland Garros che ha registrato, per gli otto italiani in gara, quattro vittorie e quattro sconfitte. Non c'è da illudersi, ma nemmeno da vergognarsi. Renzo Furlan, che al contrario di Camporese sa usare con efficacia le gambe, ha battuto in tre set, cioè senza sofferenze e affanni, l'australiano Wally Masur. Bisogna mettere subito in chiaro, si capisce, che il vecchio canguro, 30 anni portati malissimo, è il migliore in classifica degli australiani (numero 23) soltanto per la sua bella attitudine alle superfi- ci veloci, e che sulla terra di Firenze quasi certamente non ci sarà, a meno che Neal Fraser non diventi pazzo tutto d'un colpo. Ma battere un australiano, di questi tempi, come si dice in gergo, fa sempre morale. Furlan ha accettato bene la vittoria, la prima mai ottenuta al Roland Garros. Tranquillo, educato, semplice e pulito come il suo tennis. Deve invece aver festeggiato a champagne, ieri sera, Mario Visconti, nato a Eboli 24 anni fa, numero 191 delle classifiche Atp, un ragazzo pieno di energie che ha vinto in cinque set contro il messicano Herrera, il quale è numero 69 al mondo e possiede un certa telentuosa eleganza nei colpi a rete. Visconti studia legge a Perugia (7 esami) e fino a qualche anno fa non aveva mai preso troppo sul serio il tennis, nel senso che non gli dedicava tutto il suo tempo. E' stato un paio d'anni alle Pleiadi, adesso si allena all'Adriatic Academy di Milano Marittima, dove fra l'altro studia e gioca Francesca Bentivoglio. ' «E' stata la più bella vittoria della mia vita» ha detto Visconti. E ci mancherebbe altro: finora aveva disputato solo tornei Challenger, nessuna sortita nel grande tennis, mai disputata una partita al meglio dei cinque set. Ovviamente il Roland Garros, conquistato attraverso le qualificazioni, l'aveva visto solo alla televisione. Hanno fatto festa anche Sandra Cecchini e Linda Ferrando, che hanno vinto senza sudare, mentre insieme a Camporese tornano a casa Marzia Grossi, Federica Bonsignori e Laura Garrone. Carlo Coscia II francese Leconte scarica così la sua rabbia dopo aver perso con Bruguera A destra Furlan che ha vinto in tre set

Luoghi citati: Eboli, Firenze, Milano, Parigi, Perugia