Maxisequestro di Vittorio Feltri

Maxisequestro Maxisequestro La vendetta del principe su feltri MELANO. L'ira del principe è piombata sull'Indipendente, sanguigno quotidiano di spiccate simpatie leghiste diretto da Vittorio Feltri. Furibondo per un articolo pubblicato sul giornale milanese, Vittorio Emanuele di Savoia ha ottenuto dal tribunale di porre sotto sequestro beni del quotidiano per mezzo miliardo. Per la verità l'erede al trono aveva preteso un sequestro più principesco (5 miliardi), ma il tribunale milanese ha evidentemente ritenuto 500 milioni sufficienti per garantire il pagamento dei «danni morali» ancora da accertare nella causa civile per diffamazione che gli avvocati della real casa intenteranno nei confronti dell'Indipendente. Richiesta esosa? Come reagireste - principi o no - se veniste definiti «glabro e azzimato damerino» o, a scelta, «essere stori-' camente insulso», «spaccone» é «socialmente pericoloso»? E chissà le umanissime urla risuonate in casa Savoia di fronte alla descrizione di sua maestà Marina Doria: «Tanto imbalsamata e brunita dalle troppe lampade e dai malcelati lifting da risultare un incrocio fra la mummia di Similaun (anche se forse era un "maschietto" gay) e uno di quei santi e beati...» eccetera, ecceté- Autrice del velenoso affresco è tal Wanda Lotorto. «Una lettrice che spesso ci scrive - spiegano all'Indipendente -, Quella volta, la lettera era così lunga che l'abbiamo impaginata come uh articolo vero e proprio». «Quella volta» è il 20 marzo scorso quando «l'anima laica, democratica, repubblicana e leghista» della signora «tumultua» alla notizia che una delegazione del Carroccio ha partecipato ad Hautecombe, in Francia, alla commemorazione del decennale della scomparsa del re Umberto n. «Quell'opportunista di Vittorio Emanuele - Il blasonato monarchico vuol salire sul Carroccio leghista per rifarsi la verginità perduta» sintetizzano efficacemente occhiello e titolo alla lettera. Il giorno dopo si muovono i legali dei Savoia. L'avvocato Giuseppe Morbilli di Torino fa una ricerca alla cancelleria del Tribunale milanese e scopre che giacciono più richieste di danni per diffamazione a carico dell'Indipendente e per importi mihardari e, soprattutto, che i bilanci depositati sono in «rosso». Si sa che le cause civili durano anni. Ecco allora l'idea del sequestro conservativo, l'unica strada per garantire il pagamento dei danni conseguente all'eventuale riconoscimento della diffamazione. [b. min.] Vittorio Emanuele ha dichiarato guerra al quotidiano L'Indipendente

Persone citate: Giuseppe Morbilli, Marina Doria, Savoia, Wanda Lotorto

Luoghi citati: Francia, Hautecombe, Torino