« L'Olocausto non esiste» il tribunale l'assolve di Emanuele Novazio
« Deputato della Cdu sotto inchiesta passa ai Republikaner, l'estrema destra entra nel Bundestag « L'Olocausto non esiste», il tribunale l'assolve Processo a un esponente neonazista: il dubbio è «ammissibile» BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Nel giorno delle coincidenze velenose, Franz Schoenhuber e i suoi Republikaner conquistano anche il Bundestag, protetto da migliaia di poliziotti armati in occasione del voto sull'Asilo. Ieri, mentre un tribunale di Monaco assolveva il leader neonazista Ewald Althans (giudicando «ammissibili» i suoi dubbi sulla realtà dell'Olocausto), un deputato democristiano dell'Est sotto inchiesta per sospette simpatie nazionaliste, Rudolf Krause, ha disertato e ha scelto i «Rep». Il suo «passaggio», accolto dal tripudio di Schoenhuber, ha naturalmente sollevato polemiche anche aspre: «Un orrendo bacillo è entrato in Parlamento», ha commentato un portavoce socialdemocratico. I democristiani - lesa - gli hanno consigliato di dimettersi. Krause invece ha confermato il «dono politico» ai Republikaner. E' la seconda volta che il partito è benedetto dalle diserzioni. La prima in questa legislatura, cominciata male per la più rappresentativa formazione dell'estrema destra xeonofoba, che alle elezioni del '92 aveva ottenuto appena il 2,1 per cento. L'altra volta, il danno l'aveva subito la bavarese Csu, concorrente elettorale diretta dei «Republikaner» nelle aree più conservatrici: nell'83, due deputati cristiano-sociali avevano lasciato il partito di Theo Waigel ed erano passati a quello di Schoenhuber, «Waffen SS» ai tempi della guerra e gran sacerdote dello xeno-nazionalismo in doppiopetto, oggi. Franz Handlos e Ekkehard Voigt, però, non avevano ottenuto la rielezione. In attesa di conferme sulla generosità degli elettori, Schoenhuber esulta: «Krause è la nostra avanguardia per il '94», ha commentato. «Dopo le elezioni generali dell'anno prossimo gli faranno compagnia in tanti, un intero gruppo parlamentare». Nei circoli republikaner storici di Monaco, ieri, l'euforia era contagiosa: Krause è solo ma si farà sentire, sostenevano in molti, senza nascondere un compiacimento malizioso dopo il «furto legale» ai danni della Cdu, un'altra antagonista dei «Republikaner» nelle fasce elettorali «di confine». L'ottimismo di Schoenhuber e dei suoi è sostenuto dai sondaggi nazionali più recenti e dal gran balzo compiuto dal partito in qualche tornata regionale: il «tradimento di Krause» sembra davvero un buon auspicio. Rispetto all'83, la situazione generale oggi è molto più favorevole ai «Republikaner»: su scala federale potrebbero arrivare all'otto per cento, e le ultime prove hanno dato risultati ottimi. 7,5 per cento nell'89 alle elezioni di Berlino Ovest; 10,9 per cento e quindici seggi in quelle del '92 nel Baden-Wuerttemberg; e ancora, otto per cento alle comunali in Assia quest'anno, e nella Berlino riunificata l'anno scorso. Rudolf Krause è un veterinario corpulento di quarantasei anni, noto come il «Rambo di Altmark», dal villaggio natale nel Magdeburgo. Si è guadagnato una certa notorietà nazionale, e l'inchiesta del suo ex partito, per alcune sortite: un appello a Kohl perchè la Cdu scegliesse l'alleanza con i gruppi dell'estrema destra, dai «Republikaner» alla «Deutsche Volksunion»; e una campagna in favore di una «guerra popolare sul fronte commerciale» nelle regioni dell'Est. Al «Bundestag», promette, continuerà così. Emanuele Novazio
Luoghi citati: Assia, Baden-wuerttemberg, Berlino, Berlino Ovest, Magdeburgo, Monaco
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