«Mille lire» e i suoi fratelli di Clara Sereni

Pillole di Comix, Bibbia in compresse Il Salone del Libro si chiude oggi. Ha trionfato l'economico «Mille lire» e i suoi fratelli Pillole di Comix, Bibbia in compresse E TORINO stato il salone dell'economico, del tascabile, della pillola. I visitatori sono aumentati rispetto al passato (secondo i dati ufficiali), hanno sciamato più liberi nello spazio maggiore offerto dal Lingotto, ma hanno anche sorvegliato con più attenzione il portafogli. Gli affari si sono comunque salvati. I grandi editori presentano bilanci rosa. Da Mondadori a Einaudi, da Bollati Boringhieri a Feltrinelli, da Rizzoli a Garzanti, hanno mantenuto il fatturato della scorsa edizione aumentando però il numero dei «pezzi» venduti. Non sono mancate le eccezioni. Electa, per esempio (grazie all'Universale con Gallimard), ha raddoppiato le vendite. I piccoli sorridono, in alcuni casi (da Sonda a e/o, da Iperborea a Theoria, dalle edizioni Gruppo Abele a Pluriverso) hanno aumentato considerevolmente gli incassi, con punte del 50%. Nelle borse dei visitatori sono scivolati soprattutto i classici a prezzi abbordabili, i libri che fanno catalogo. Colpa della crisi economica, e forse dell'effetto «mille lire» che trasforma in libri cari volumi superabbordabili. Gettonatissimi i Bur, gli Oscar, gli economici Garzanti. Amati i libri di impegno e attualità, come le ultime inchieste sulla mafia a partire da Storia di Giovanni Falcone scritta da La Licata per Rizzoli. Continua a funzionare la satira e l'ironia, dalla versione «dolce»: la pillola di Comix dedicata alla Nutella (4 racconti maccheronici-poliglotti di Riccardo Cassini dedicati al dolce più amato da Nanni Moretti), alle varie formicherie, con tanto di plagi e imitazioni. Funziona anche l'ecologico-naturistico, come In mezzo scorre il fiume (di Norman MacLean, Adelphi). Einaudi è riuscita nel miracolo di vendere poesia. A conferma che la crisi si sente anche nella esigua tribù dei lettori, c'è la sensibile frenata del rateale (enciclopedie, grandi dizionari, classici). Un piccolo conforto: crescono però i contatti qualificati dei clienti che sono interessati a costruirsi una biblioteca a rate. I potenziali acquirenti vogliono riflettere, rimandano la decisione, si consultano in famiglia. Salone austero, poche feste, pochi ospiti famosi. Sono mancati i tipici capannelli del passato con il bestsellerista assediato dalle penne e dalle copie-autografo. Qualcuno sostiene che questi incontri creano solo ressa, e distraggono dagli acquisti. Ma altri li rimpiangono perché l'effetto presenza funziona sempre. Quando il disegnatore Zap si è messo a smatitare nello stand Rcs, è subito stato inghiottito da una marea di ragazzini e genitori. Un esordiente assoluto, come Maurensig (autore di La variante Lùneburg) appena ha messo il naso dalla Adelphi ha venduto un centinaio di copie in una manciata di minuti. La presenza di Biagi nei corridoi e saloni ha fatto sparire un'intera pila del suo ultimo libro. Nel grande supermercato del Lingotto, la vendita di impulso continua a essere quella prevalente. Vince l'happening, attira il colore della copertina, seduce l'aspetto dello stand. I personaggi della tv hanno creato ressa. Al dibattito su «Giornalismo scritto e giornalismo televisivo» la folla ha addirittura addirittura divelto una porta. Le code quotidiane di visitatori facevano a gara per avvistare qualche faccia da teleschermo. Riconosciutissimo Fazio, in visita privata. Agitato Ippolita marcato da una troupe tv, alla ricerca di qualcuno che confessasse di non aver mai preso in mano un libro. Un piccolo ghetto nell'oceano saloniero. Le edizioni Paoline hanno lamentato di essere state messe in un corridoio, concentrate nella stessa area di altri editori cattolici. Risultato: un calo delle vendite del 20% nonostante la maggiore offerta di titoli e videocassette rispetto all'anno scorso. La Bibbia è andata molto bene, come al solito, il Vangelino compact, long-seller, molto male. Hanno funzionato le «compresse» di Bibbia (2000 lire), risposta religiosa alla felicità di Epicuro. Che cosa sono? Ventidue fogliettini rotondi (diametro 4 centimetri), in una scatoletta di plastica, con «estratti» di Bibbia, indicate «per il bel canto di lode», da consumarsi «1-2 volte al giorno, mattina e sera». Qualche visitatore non ha apprezzato l'iniziativa: «Siete blasfemi, banalizzate le Sacre Scritture». Questa volta l'effetto Baraghini non c'entra. I foglietti di carta con le parole sacre sono un metodo che risale ai padri della Chiesa, per imparare a memoria le scritture. Bruno Veri tavoli Nonostante la crisi fatturato stabile, ma aumentano i pezzi venduti. In calo il rateale A fianco Gianni Ippoliti al Salone a caccia di non lettori In alto la folla tra gli stand Qui a fianco Inge Feltrinelli e a sinistra la scrittrice Clara Sereni

Luoghi citati: Pluriverso, Torino