Tempesta d'insulti al telefono del portavoce di M. G.

Tempesta d'insulti al telefono del portavoce Messaggi in segreteria Tempesta d'insulti al telefono del portavoce ROMA. La protesta corre sul filo. Ultimo sberleffo della sorte, trattandosi di (presunte) mazzette telefoniche. A fare le spese dell'ira dei militanti repubblicani per gli avvisi di garanzia a La Malfa e Mammì è stata l'incolpevole segreteria telefonica di Oscar Giannino, il portavoce del partito. Domenica scorsa, giorno della grande ira, interlocutori ignoti e furenti hanno lasciato messaggi pieni di insulti: «Ladri!», il più gettonato. Giannino non era in casa e questo ha accresciuto il tormento: l'apparecchio segnalachiamate funzionava in continuazione, lui telefonava per sentire il messaggio e ogni volta si beccava l'insulto. Una giornataccia. E un nuovo modo di manifestare quel malumore nei confronti della nomenklatura del partito che negli anni della segreteria Spadolini preferiva esprimersi attraverso i graffiti sulle pareti dell'ascensore del palazzo di via Caprettari, sede pri. [m. g.]

Persone citate: Giannino, La Malfa, Mammì, Oscar Giannino, Spadolini

Luoghi citati: Roma