Burlando arresti domiciliari di R. Int.

Burlando, arresti Burlando, arresti N L'ex sindaco pidiessino di Genova «Finalmente starò con mio figlio» GENOVA. Arresti domiciliari per il sindaco di Genova Claudio Burlando, pidiessino. Li ha concessi il giudice per le indagini preliminari Roberto Fucigna dopo il parere favorevole dei sostituti procuratori Valeria Fazio e Mario Molisani. «Sono contento di stare finalmente un po' con il mio bambino e con i miei genitori che vedo così poco», ha commentato l'ex primo cittadino, che nei giorni scorsi aveva rassegnato le dimissioni dall'incarico. Sulla sua vicenda carceraria, Burlando ha detto che è stata «una esperienza molto dura e che ne ha tratto insegnamento». Insegnamento che trasferirà in un libro che ha cominciato a scrivere. Da Palazzo di Giustizia, burlando è stato riaccompagnato al carcere di Pontedecimo per le formalità burocratiche all'ufficio matricola e riprendere la sua roba, per rientrare a casa. Intanto, un avviso di garan¬ zia ha raggiunto il marchese Giacomo Cattaneo Adorno, titolare dell'impresa edile Gepco, che ha lavorato al sottopasso di Caricamento e ai lavori del parcheggio di piazza della Vittoria, indagato nell'ambito dell'inchiesta sull'Expo colombiana con l'ipotesi del reato di violazione alle legge sul finanziamento pubblico dei partiti. L'imprenditore è stato interrogato a lungo dai sostituti procuratori Anna Canepa e Vito Monetti, sia in mattinata che nel pomeriggio. Assistito dall'avvocato Giovanni Scopesi, il marchese non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione. Secondo indiscrezioni trapelate a Palazzo di giustizia, Cattaneo Adorno avrebbe però risposto esaurientemente alle domande dei magistrati. E la giornata registra altri due ordini di custodia cautelare: uno per l'ex senatore psi Delio Meoli, l'altro per il segretario amministrativo della de ligure, Sandro Levrero. [r. int.]

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