Un museo per Arturo Martini e il debutto dello spagnolo Barceló

Un museo per Arturo Martini SCEGLIENDO FRA LE MOSTRE Un museo per Arturo Martini e il debutto dello spagnolo Barceló TREVISO Da Eva a Venere Museo Civico Luigi Bailo. «Un museo per Arturo Martini»: la collezione della città natale delT'artista, arricchita da una decina di opere di recentissima acquisizione, tra le quali il colossale gruppo di Adamo ed Eva, 1930. Ben rappresentata la produzione giovanile, dai primi ritratti alla Maternità, che mostra in modo altissimo la sua adesione all'Espressionismo, la sua frequentazione parigina (191213), con riferimenti a Modigliani, e poi la sua adesione al Novecento negli Anni Venti, fino alla Venere dei porti del 1930. TRENTO / colori di Miguel Galleria Civica di Arte Contemporanea. «Miguel Barceló» (fino all'11 luglio). Si propone per la prima volta in Italia, in uno spazio pubblico, la ricerca di uno dei più importanti artisti spagnoli, uno dei protagonisti, negli Anni Ottanta, di una «svolta pittorica» che ha collocato la Spagna all'interno del dibattito artistico intemazionale. Catalogo Electa, a cura di Danilo Eccher; testo di Castor Seibel. MILANO " Il MAC di Soldati Galleria Bergamini. «Omaggio ad Atanasio Soldati nel quarantennale della morte» (fino al 20 giugno). Alla fine degli Anni Quaranta in Italia vi era una vivace tenzone tra «realismo sociale» e, a Milano, la faticosa ascesa del Movimento Arte Concreta guidato da Soldati, che aprì le porte alla cultura pittorica europea. Sono presenti in mostra oli, tempere, disegni, scritti e documenti d'epoca. BERGAMO Parole creative Chiostro Minore di S. Agostino. «Post-Verbum» (fino al 15 giugno): la rassegna vuole mettere al centro della discussione il problema della «parola» che nelle manipolazioni successive dei media ha smesso di dire le «cose», ma torna ad acquisire senso nel mondo che è strettamente legato alla creazione. A dimostrare l'assunto, un gruppo di giovani ma noti artisti internazionali. Gli americani K. Kilimnik, V. Muniz, C. Leibowitz, M. Madel, N. Rule. Vallance; i russi M. Serebriakoa e A. Schravlev; il tedesco M. Dònne; l'iraniano H. Golba; il cecoslovacco J. David; gli italiani F. Bertasa, L. Fosca, P. Modica, L. Carboni, P. Meneghello, M. Arcangeli; lo spagnolo Ona-Tav. Catalogo Charta con testi di A. Hapkemeyer e D. Davvetas. ROMA Sculture di Marotta Galleria Edieuropa. Qui arte contemporanea «Gino Marotta» (fino al 19 giugno). Si presentano in questa mostra 10 sculture storiche in metacrilato, dal 1964 al 1973, e oli fino al 1993. Quindi opere non viste da tempo che evidenziano il particolare gusto dell'artista nell'intrecciare l'idea di natura a quella di artificialità. Testo Francesco Orsolini. In breve Torino. Galleria Stein. «Guido Geelen» (fino al 10 luglio). Il giovane artista olandese presenta nove sculture in terracotta, mai esposte prima d'ora, nelle quali intervengono come nuovi elementi fiori freschi, rami con foglie e piante, alla ricerca di far coincidere coppie di opposti: l'oggetto d'arte e quello industriale, il chiaro e lo scuro, l'ordine e il caos, il colore e il monocromo, quasi da richiamare Arcimboldo. Testo di L. Coelewij. Verona. Palazzo Forti. «Gottardo Artelli» (fino al 27 giugno). Un'ampia rassegna del pittore milanese (70 opere) prende le mosse dal 1972 e segue il lavoro di venti anni, rispondenti a di¬ verse ricerche: dal momento post-informale arrivando a un'analisi del segno-superficie; per poi tornare alla pittura degli inizi. Catalogo Mazzotta con testi di G. Cortenova, W. Guadagnini, F. Gualdoni, T. Trini. Milano. Studio d'Arte Cannaviello. «Salvo» (fino al 30 luglio). Partito da una esperienza concettuale, nel 1973, Salvo è arrivato gradualmente al recu- pero delle tecniche tradizionali. I suoi paesaggi, i suoi monumenti architettonici, di gusto orientale, vivono di un colore forte e intenso, che avvolge e rende plastiche le immagini. Bolzano. Museo d'arte Moderna. «Paul Flora» (fino al 27 giugno). Trecento opere grafiche del Maestro tirolese che con sottile ironia puntano il dito contro i vizi del mondo d'oggi, attraverso un segno graffiante. Roma. Galleria Oddi Baglioni. «Enzo Cucchi - idoli» (fino al 30 giugno). Il notissimo artista della Transavanguardia, presente alla prossima Biennale di Venezia, espone una serie di sette sculture in marmo, bronzo, gomma, che bene esemplificano il suo spirito visionario portato verso una sacralità laica, ma ricca di profonde suggestioni culturali di estrazione mitica e poetica. Marisa Vescovo «Adamo ed Eva», scultura di Arturo Martini acquistata grazie a una sottoscrizione pubblica e consegnata al Museo di Treviso