Ferrari, i primi ruggiti

Ferrari, i primi ruggiti Ferrari, i primi ruggiti Alesi ha il5° tempo, Berger il 7° C'è meno pessimismo sulfuturo MONTECARLO dal nostro inviato In mattinata la gente ai box si guardava allibita: su un'ora e mezzo di prove libere, la Ferrari era stata in testa per oltre 45 minuti. Solo Prost, nel penultimo giro, aveva tolto il miglior tempo a Berger. Poi nel pomeriggio, durante il secondo turno di qualificazione, la scuderia di Maranello è stata leggermente ridimensionata: Alesi ha dovuto accontentarsi della quinta posizione e l'austriaco della settima. «Potevo far meglio - ha raccontato Jean, autore di alcuni giri da brivido, ruote bloccate in frenate-bomba e passaggi a pochi millimetri dai guard-rails, che hanno esaltato i tifosi - se nel mio ultimo tentativo non fossi stato rallentato da un incidente di Lehto con la Sauber alla curva della Piscina. Ci meritavamo la seconda fila. In ogni caso mi considero l'ultimo dei qualificati in lotta per il podio: nel '91 partii ottavo e arrivai terzo. Questa volta però in gara non farò follie. Qui i guai sono in agguato e cercherò di controllare il mio temperamento per disputa- re una corsa d'attesa e vedere che cosa succede». L'intoppo che non ha permesso a Berger di confermare il tempo ottenuto nelle prove libere è quantomeno curioso: «In precedenza - ha detto Gerhard - non avevo forzato ed ero fiducioso. Non avevo cambiato le regolazioni, ma quando si è trattato di spingere al massimo mi sono accorto che il comportamento della vettura era peggiorato. Che ci crediate o no, solo alla fine mi sono accorto che la manopola per là regolazione delle sospensioni attive era finita su una posizione diversa...». In ogni caso per la prima volta dall'inizio della stagione la Ferrari manda un segnale positivo. Nulla di miracoloso o esaltante, ma si tratta pur sempre di un passo avanti, che Harvey Postlethwaite ha spiegato con schiettezza: «Con un po' di fortuna avremmo potuto ottenere piazzamenti migliori perché questa pista dove non ci sono curvoni veloci è meno, penalizzante per il nostro sistema di sospensioni attive che non è ancora a punto. In più i recenti miglioramenti dei motori ci hanno permesso di recuperare parecchio terreno. Tutto questo, insieme alla bravura di Alesi e Berger, è alla base del risultato». A proposito della Ferrari, nel baillamme di indiscrezioni che sempre coinvolgono la scuderia di Maranello, in questi giorni si è parlato ancora del malumore di Alesi che non vorrebbe firmare più il contratto per i prossimi anni e di una fuga della scuderia dalla FI per correre nell'Imsa americana. Per quanto riguarda il pilota francese non ha ancora messo nero su bianco perché i dettagli dell'accordo sono molti e complicati. La volontà di Jean è quella di rimanere, ma potrebbero anche arrivare degli intop- pi. Alesi sapeva fra l'altro che Berger avrebbe avuto a disposizione un motore speciale modificato (che non è servito all'austriaco per scavalcare il compagno di squadra) e questo non dovrebbe essere un motivo di contrasto: è un ragazzo che patisce, ma poi riesce a ragionare. Circa l'Imsa, è vero che la Ferrari sta studiando un programma per correre negli Usa, ma non come alternativa alla FI. Sarebbe ridicolo cambiare visto che si tratta di un campionato, per vetture sport-prototipo, interessante sul piano promozionale, ma di livello inferiore. Cristiano Chiavegato Migliorano i motori ma Postlethwaite è chiaro: il merito spetta ai due piloti Alesi, slitta la firma del contratto llts Senna (sopra) ha sospeso le prove prima del tempo uscendo di pista; il brasiliano partirà in seconda fila assieme a Hill, compagno di Prost A fianco Alesi: per il ferrarista ieri una serie di giri-mozzafiato

Luoghi citati: Maranello, Montecarlo, Usa