Baggio provoca Agnelli di Fabio Vergnano

Bqggio provoca Agnelli Bqggio provoca Agnelli «Platini? Può sempre riprenderselo» TORINO. Anche Rai Tre ieri si è unita al coro dei festeggiami. Le telecamere di «Scusate l'anticipo» sono entrate nel ritiro di Villar Perosa e Baggio ha replicato all'ennesima domanda sulle frecciate dell'avvocato Agnelli, usando toni fra il serio e lo scherzoso: «Se l'Avvocato ha nostalgia di Platini, può sempre riprenderselo». Insomma, sembra chiaro che il Codino non ha gradito. Come non ha gradito Vialli l'ennesimo invito a parlare. La risposta è sempre la stessa: «Grazie, no». Qualcuno credeva che l'arrivo della tanto amata Sampdoria aprisse una piccola crepa nel muro del silenzio, invece il muto di Cremona va avanti per la propria strada. Non ha ceduto neppure alla tentazione di una passerella televisiva. L'avrebbe voluto la Domenica Sportiva per celebrare il trionfo sul Borussia, ma Luca ha rifiutato di apparire in video e, soprattutto, in voce. La Juve sarà comunque rappresentata negli studi di Milano da un bianconero. Unica presenza sicura, lei, la coppa. Ma prima di ulteriori celebrazioni, c'è la Samp. Un amore che Vialli non ha dimenticato, al punto da meditare un ritorno a Genova nel momento più critico della sua travagliata stagione. Oggi è tutto superato. Lo ammette anche l'inseparabile amico Mancini: «Lasciamo perdere, è un discorso che non reg- ge più». Anche perché, secondo il sampdoriano, la Juventus ha bisogno di Vialli. Si spiega: «Luca ha ricevuto tante critiche, ma guarda caso quando è arrivato lui hanno vinto di nuovo qualcosa di importante e non una coppa da poco come sostiene Agnelli». Oggi Mancio cercherà di raggiungere l'amico nella classifica dei goleador doriani a quota 85. Ma se Samp per Vialli vuol dire passato, per Platt potrebbe voler dire futuro. Il baronetto di Chadderton sta per lasciare Torino e una delle destinazioni possibili è proprio Genova. A distanza di undici anni potrebbe ripercorrere la strada di Brady. Per Boniperti non sarà un distacco indolore. Platt ha altri due anni di contratto e non intende andarsene senza una concreta buonuscita, magari pari all'ingaggio delle prossime due stagioni. Come sempre si arriverà a un accordo. L'inglese dai modi garbati precisa: «Nella mia carriera non ho mai chiesto di andarme ne. E sarà così anche questa volta. Per ora siamo alle ipote si, perché nessuno mi ha spiegato che alla Juve non servo più. Anche la Samp fa parte del le possibili soluzioni. Oggi gioco e non penso che potrebbe essere l'ultima partita a Torino». Tutto senza modificare il tono della voce. In punta dei piedi è arrivato e in punta dei piedi se ne andrà. Se finge, finge da attore consumato. Spiega: «So no inglese, fa parte del mio carattere non protestare. Una co sa è certa: non aspetterò che la Juve compri altri giocatori per capire che sono in partenza Non ho parlato con Boniperti, ma presto lo farò». Le fotografie del dopo Borussia lo ritraggono mentre festeg già con i compagni una coppa che è sua a metà. Vero Platt? Sottoscrive: «L'altra sera ho provato una sensazione agro dolce. Ero contento, però mi dispiaceva non aver vinto la cop pa sul campo con agli altri». Bye, bye David. Oggi farà an cora il tappabuchi, complice la squalifica di Kohler, in una partita che profuma di pareggio Eriksson promette una sorpre sissima in formazione, ma tutto potrebbe risolversi con l'inserimento di un difensore. Fabio Vergnano

Luoghi citati: Cremona, Genova, Milano, Torino, Villar Perosa