Contro la B l'esorcismo di fratel Mareggimi
34 ORE DISPERATE Religione, scaramanzie e riti magici: tutta Firenze si mobilita per salvare i viola dalla retrocessione Contro la B, l'esorcismo di f ratei Mareggimi Anche l'Udinese mette paura e il portiere convoca il parente sacerdote Si temono incidenti: per controllare i tifosi, agenti si travestono da ultra FIRENZE. Firenze affogata nei rifiuti, invasa dai turisti, strangolata dal traffico. I suoi monumenti si sbriciolano, i servizi non funzionano. E il dramma della squadra che doveva volare in Europa e che oggi rischia la retrocessione è diventata lo specchio della città in crisi. Fors'anche per questo il dramma della Fiorentina fa più male. Vigilia di paura e di sofferenza. La gente aspetta la sfida contro l'Udinese con ansia. E con egoistico cinismo. «Morte tua vita mia», sussurrano i tifosi viola mentre passa il pullman dei friulani, da ieri in ritiro a Firenze. La città non si commuove alle pene altrui, «noi in B non vogliamo andare», sospira un anziano abbonato. Ed è il senso dei mille appelli che hanno caratterizzato unasettimana di passione. Intellettuali, politici, sportivi fiorentini, tutti in campo per ribellarsi all'incubo della B. E a mescolarsi con i tifosi della curva, ad appoggiare la loro iniziativa: uno stadio tutto viola. Biglietti esauriti, scenografia delle grandi occasioni, striscioni e migliaia di bandierine consegnate all'ingresso, per soffocare i cori dei 2 mila fans friuliani. «Sarà come se giocassimo con la Juve - dice il ds Casasco -. D'altronde il colore delle maglie dei nostri avversari è bianconero». Si sono sprecati aggettivi più roboanti per definire la sfidaspareggift. Il più gettonato è «la partita della vita». Ma è proprio così? Mario Cecchi Gori annuisce: «Voglio essere il presidente di una bella Fiorentina, non di una squadra che retrocede. Se perdiamo con l'Udinese, è B sicura». E oltre 50 miliardi di lire buttati all'aria. I tifosi hanno già minacciato: se la squadra retrocede, gli abbonamenti non arriveranno a 3 mila! Il presidente pensa a questo e trema. Perciò ha permesso al figlio Vittorio di restare a Cannes in questa settimana. Per questo ha deciso di caricarsi sulle spalle la fatica della vigilia. «Se non ci aiuta il cinema, non andiamo avanti». Il produttore è arrivato a Firenze venerdì, da allora ha trascorso più ore con la squadra che con la moglie. Ha visionato gli allenamenti, parlato a lungo con Chiarugi e Antognoni che per preparare meglio i loro uomini hanno indossato tute e scarpette. Ha catechizzato i giocatori ad uno ad uno, soffermandosi con il protagonista della settimana: Effenberg, il capitano divenuto capro espiatorio, contestato e insultato di questa Fiorentina sofferente. Lunedì voleva fuggire per paura della rabbia dei tifosi e da allora vive barricato in albergo. «L'ho strigliato per bene - annuncia Cecchi Gori -, voglio che giochi e si riscatti, magari segnando il gol vincente. Mi ha promesso che giocherà la partita della vita». La stessa cosa ha chiesto ai bianconeri Franco Causio, ex capitano dell'Udinese (vi ha militato 3 anni), innamorato del Friuli tanto da mantenervi la residenza. Questa la sua carica: «Abbia¬ mo i mezzi per resistere ai viola e rimanere in A». La Fiorentina e i suoi tifosi fanno gli scongiuri. Mareggini è pronto a. rinunciare allo stipendio in cambio della salvezza. E ha voluto per la prima volta allo stadio il fratello sacerdote nella speranza di un aiuto dal Cielo. Baiano e Orlando ricorreranno a sali magici. Di Mauro (ha i muscoli a pezzi) è disposto a iniettarsi antidolorifici pur di dare il suo contributo. E Brian Laudrup, il cui impiego oggi è motivo di grande imbarazzo e incer- tezza nel clan viola, è pronto a sedersi in panchina senza lamentarsi. ' Solo Effenberg non parla. Preferisce scrivere. Si è improvvisato giornalista e a un bisettimanale tedesco ha affidato i propri timori: «Se perdiamo, dovranno venire a salvarci gli elicotteri». Il servizio d'ordine: i tifosi friulani saranno scortati allo stadio. I poliziotti saranno 800, molti dei quali in borghese, travestiti da ultra. Brunella Ciullini Effenberg (a sinistra) cerca due punti di serenità dopo le polemiche e le minacce dei tifosi; Laudrup è disposto ad accettare la panchina
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