Metti in tavola la voglia di star bene

I cibi naturali segnano l'addio dell'uso di concimi chimici o diserbanti e sono una garanzia per il rispetto dell'ambiente I cibi naturali segnano l'addio dell'uso di concimi chimici o diserbanti e sono una garanzia per il rispetto dell'ambiente Metti in tavola la voglia di star bene Prodotti biologici: nutrirsi pensando alla salute «Dalla natura abbiamo tutto quanto serve per una alimentazione naturale. Non c'è bisogno di additivazioni». Queste poche parole aiutano a capire l'importanza di una dieta naturale come primo e fondamentale passo per una vita sana. L'importanza cioè di una alimentazione basata sui cibi biologici, quelli che rifiutano l'uso di sostanze chimiche, di diserbanti, di antiparassitari. Sono questi i principi cui è fedele la «KI», l'azienda che ha sede a Collegno in via Marchesi 9. «KI» significa energia ed «energia dalla natura» è lo slogan che la ditta ha scelto per testimoniare l'attività che svolge appunto nella produzione e commercializzazione di cibi biologici, naturali. Le regole dell'alimentazione biologica sono estremamente chiare. Anzitutto, nella coltivazione dei prodotti non si usano concimi chimici, diserbanti o antiparassitari, ottenendo così un prodotto «pulito» che è anche garanzia di rispetto per l'ambiente. Poi, durante il processo di trasformazione, gli ingredienti devono corrispondere a severi criteri di biologicità e vengono attentamente controllati e certificati: di rado si utilizza lo zucchero (ma di canna) e gli ingredienti di origine animale sono presenti in pochissimi prodotti e in quantità limitate (latte, uova). Si propone così un'alimentazione ricca di fibre e di cibi vegetali. Infine, le confezioni dei prodotti, oltre a rispondere a parametri di gradevolezza, privilegiano gli imballi ecologici (vetro quando è possibile, politene riciclabile quando è indispensabile l'utilizzo di materiali plastici per la conservazione dei prodotti). Sono proprio queste le regole che la «KI» segue per la realizzazione dei 1500 prodotti alimentari che produce o importa in esclusiva laddove la tecnologia del nostro Paese è ancora carente. L'azienda nasce nel 1974, fondata da Pietro Bianchi, e inizialmente si concentra nella produzione di prodotti da forno biologici. Nel 1980 questa attività artigianale lascia spazio a una fase più industriale, segnata dall'apertura di una «base» a Rivoli dove oggi sorge lo stabilimento di produzione. Quindi, nel 1990, si inaugura la sede di Collegno, dove - su un'area di 6000 metri quadrati - si concentrano le attività finanziarie, commerciali, di ricerca e marketing. Il risultato è un'azienda leader in Italia nel suo settore, con venticinque azionisti, 66 dipendenti e un'attività che, alla produzione e vendita nel nostro Paese, ha affiancato l'esportazione di un nuovo made in Italy alimentare. E a tutto ciò si af¬ fiancano risultati importanti, come la stipulazione di un protocollo d'intesa con le associazioni di consumatori per garantire maggiore trasparenza e tutela degli utenti (prima azienda alimentare italiana a centrare questo traguardo). Lo sviluppo della «KI» riflette quello conosciuto negli ultimi anni dal mercato degli alimenti biologici. Un settore che inizial¬ mente si è affermato in Usa e in Germania e che poi si è esteso agli altri Paesi occidentali. «La sensibilità verso l'alimentazione biologica è cresciuta di pari passo con il processo di industrializzazione - spiega Roberto Durante, responsabile marketing e comunicazione della "KI" -. Proprio perché i prodotti naturali sono garanzia di un migliore equilibrio ecologico». E ora, anche in Italia si sta affermando la cultura del «mangiar sano»: non è più una una moda, ma riflette l'esigenza di alimentarsi nel modo corretto per aiutare il nostro organismo a vivere bene. Spiega Bruno Bocca, direttore generale dell'azienda: «Abbiamo fatto importanti passi avanti dal punto di vista della qualità e oggi i prodotti biologici sono molto migliori an¬ che per quanto riguarda il gusto. Ma è soprattutto importante che stia cambiando la mentalità. Prima c'era per così dire la cultura della malattia e una persona sceglieva i prodotti naturali perché magari non stava bene e doveva curarsi. Ora si va diffondendo la cultura salutista, per cui si scelgono questi prodotti perché si vogliono mangiare alimenti sani». Azienda leader del settore, la «KI» è all'avanguardia anche nel campo della ricerca e dello sviluppo

Persone citate: Bruno Bocca, Pietro Bianchi, Roberto Durante

Luoghi citati: Collegno, Germania, Italia, Rivoli, Usa