La telepatia promossa all'esame universitario

Edimburgo, ma gli scettici non si arrendono Edimburgo, ma gli scettici non si arrendono La telepatia promossa all'esame universitario LONDRA. Ha due mezze palline da ping pong sugli occhi e una cuffia sulle orecchie. La sua mente vaga in una sorta di nebbia, nella quale galleggiano ondate di immagini. Casuali? Forse no. Dall'altra parte del cubicolo, separato da un muro spesso trenta centimetri, un amico è concentrato su uno schermo animato. Dall'interfono arriva una voce: «Vedo una forma scura... qualcosa che vola... un uccello nero con un becco sottile... tante piume... un'aquila in volo». Gol! Messaggio ricevuto. La parapsicologia - o meglio, le «comunicazioni anomale» - sta forse segnando un punto essenziale a suo favore: il nuovo esperimento, detto «Ganzfeld» e condotto all'Università di Edimburgo, ha dato risultati così sbalorditivi che qualche scettico comincia a perderci la testa. E perfino una rivista autorevole come l'inglese «New Scientist» dedica all'avvenimento cinque pagine. Perché la percentuale di successo è stata del 40% - ben al di sopra, quindi, di quel 25 che viene considerato frutto soltanto del caso. All'esperimento ha lavorato per sette anni lo psicologo Chick Honorton dell'Università del New Jersey, scomparso nei mesi scorsi. Ora i suoi colleghi vanno avanti per lui. Ed ecco i fatti. Per 355 volte un uomo - sempre diverso - è stato messo a sedere nel famoso cubicolo, concepito per ingigantire la capacità di recepire i segnali psichici. Honorton pensava infatti che i poteri psichici, ammesso che esistano, sono comunque pressoché impercettibili alle persone normali e hanno bisogno di particolari condizioni per emergere. Di qui l'idea di eliminare tutto ciò che distrae e disturba, ricorrendo alle tecniche di «deprivazione sensoriale». Ecco il significato dei fasci di luce rossa inviati sulle mezze palline da ping pong e dei suoni neutri travasati direttamente nelle orecchie. Dopo un quarto d'ora di questo trattamento, la maggior parte delle persone si sente proiettata in una nebbia informe e comincia a vedere immagini. Il legame psichico viene rafforzato scegliendo per l'esperimento coppie di amici o parenti. Le immagini da inviare si dividono in due categorie: fisse, che hanno avuto un successo leggermente inferiore (45 gol su 165 tentativi) e in movimento (77 su 190). La trasmissione del pensiero dura in genere un minuto e le immagini vengono selezionate a caso da un computer - nemmeno chi conduce dall'esterno l'esperimento sa quale verrà selezionata. In archivio ce ne sono 160, divise in sottogruppi di quattro. Il computer seleziona una quaterna per volta, dalla quale trae l'immagine finale. Finita la trasmissione del pensiero, all'uomo con gli occhi chiusi vengono mostrate tutte e quattro le immagini, perché scelga quella più vicina al suo sogno. Gli scettici continuano ad attribuire questa alta percentuale di successi al caso, alla frode o magari a una crepa nei 30 centimetri di muro, che lascerebbe filtrare onde sonore in qualche modo percepite e riconosciute dal cervello. All'Università di Edimburgo ironizzano sulla possibilità di un imbroglio su così larga scala. Per dirimere la controversia, è stata avanzata una controproposta: lasciare l'uomo con le palline da ping pong solo con le immagini. Se continua a indovinarle, senza un amico che le pensi per lui, per la parapsicologia potrebbe venire l'ora del ko. [m. ver.] La trasmissione del pensiero riesce al 40%, percentuale che sconfìgge il caso sR Massimo Inardi, campione di Rischiatutto che si interessava di parapsicologia

Persone citate: Chick Honorton, Massimo Inardi

Luoghi citati: Edimburgo, Londra