Hillary e le torinesi

La first lady americana cambia look e fa moda La first lady americana cambia look e fa moda Hillary e le torinesi In questi giorni ha abbandonato il taglio carré dei suoi capelli E nella nostra città c'è già chi la imita con la chioma ipercorta Le torinesi come Hillary: basta col caschetto, viva il corto sbarazzino. Il nuovo look della first-lady (che in questi giorni ha abbandonato il biondo carré per un taglio ancora più deciso, ma comunque non «alla maschietta») fa notizia fra i coiffeur della città. Le loro clienti, infatti - un po' per spirito di emulazione, un po' per motivi stagionali - proprio in questi giorni, preferiscono chiome iper-corte a fluenti ciocche sulle spalle. Le acconciature delle first-lady, si sa, da sempre, influenzano le scelte delle donne (americane e no). Basti pensare allo storico taglio «tondo» alla Jackye Kennedy, che per anni venne imitato da milioni di brunette. «A Torino questa "voglia di copiare" esiste, ma fino a un certo punto - dice il coiffeur Guido Rotella, piazza Cln 255 qui si apprezza soltanto l'idea classica e di buon gusto, come il cerchietto di Hillary, o il taglio super tradizionale. Mai le stravaganze». E siccome nemmeno la signora Clinton ha voluto spendere 275 dollari per un taglio eccentrico (il suo coiffeur è il grande Frederick Fekkai di New York, notoriamente refrattario ad ogni stramberia) la sua nuova acconciatura è piaciuta alle signore più raffinate della città subalpina. Signore, che dominano la classifica delle affezionate del phon professionale: secondo le statistiche infatti, le torinesi vanno dal parrucchiere (in media) 15,3 volte l'anno. Un record, rispetto agli altri capoluoghi italiani. Ma non basta: la cliente-tipo arriva nel saloni del coiffeur armata di idee chiare e poca voglia di stupire: «La pettinatura che realizzo più spesso è un taglio corto, sobrio, ma femminile» dice ancora Rotella. Secondo il coiffeur, la signora Clinton ha fatto una buona scelta ad abbandonare il caschetto. Per l'hair-stylist Franco Curletto (corso Ferrucci 34) invece, accorciare il carré classico non serve a togliere anni, ma ad aggiungere stile. Poi ammette: «Chi, anche dopo una certa età, continua a sfoggiare capelli troppo lunghi, o da ragazzina, corre il rischio di suscitare commenti non troppo lusin- ghieri. E aggiunge: «Da noi, il taglio più richiesto è proprio quello corto: scalato, morbido e naturale». E i colori? «Anche quelli all'insegna della misura, in linea con la tinta base». La recente conversione delle torinesi allo stile mascolino, va letta, secondo lo staff di Jacques Dessange (via Principe Tommaso 2) come una scelta di praticità: «Con l'arrivo dell'estate il corto è quasi d'obbligo - dice il responsabile del negozio - in questo periodo propongo un mini-carré scalato e leggermente mosso, magari ravvivato da qualche sfumatura tono su tono». E le spettinature grange o da nuova hippy, di cui tanto si parla? Risponde lapidario: «Effetti speciali da discoteca». Insomma, a Torino va lo stile presidenziale, [e. mi.] Hillary Clinton con il marito in una foto di giovedì: lei ha già la nuova capigliatura

Persone citate: Clinton, Franco Curletto, Guido Rotella, Hillary Clinton, Jacques Dessange, Kennedy

Luoghi citati: New York, Torino