Guerra tra Fori Boari

Gli allevatori disertano Moncalieri per Carmagnola Gli allevatori disertano Moncalieri per Carmagnola Guerra tra Fori Boari C'è concorrenza fra i due Comuni per il mercato del bestiame Le associazioni: la Regione dovrebbe intervenire, il settore è in crisi E ormai guerra aperta tra i Fori Boari di Moncalieri e Carmagnola. A due settimane dalla ripresa delle contrattazioni al mercato di Moncalieri, ieri, molti allevatori hanno disertato, come già era successo venerdì scorso, il tradizionale appuntamento di Borgo Mercato: 235 capi anziché i consueti 1300. Circa 300 sono confluiti sulla piazza Italia di Carmagnola che, per vocazione e calcolo, tende ad appropriarsi definitivamente delle trattative, che aveva ospitato nei mesi di paralisi. Il moncalierese Vittorio Ronco dell'Associazione Bestiame vede nero: «Una situazione allarmante, mai vissuta in 600 anni di storia», mentre decine di allevatori tuonano contro il sindaco di Carmagnola Felice Giraudo: «Si tratta di una concorrenza sleale: Fossano ci aveva accolti nel periodo di chiusura, ora ha eliminato l'appuntamento. A Carmagnola si cerca invece di trattenere in tutti i modi il commercio, di non lasciarlo andare a Moncalieri». «Dobbiamo sostenere la nuova immagine del Foro Boario», interviene il nuovo sindaco di Moncalieri, Cesare Gastaldi. «Il mercato è un'operazione economica che risponde solo a regole di convenienza», ribatte il collega carmagnolese Giraudo. Fra i due Comuni è dunque concorrenza spietata. Se il Foro Boario di Moncalieri è più attrezzato, quello di Carmagnola, più piccolo, ha immediatamente investito per nuove strutture. Entrambi i paesi hanno previsto grandi aree nei nuovi piani regolatori. I «disertori» giurano che non torneranno a Borgo Mercato: «A Moncalieri ci hanno chiuso la porta in faccia dall'oggi al domani, senza previsioni di riapertura - s'infiamma l'allevatore Dario Monchi ero di Cavour -. Qui invece il sindaco è in piazza insieme con noi alle 6 del mattino». Non solo: a Carmagnola lavaggio e disinfestazione dei camion costano meno della metà, 6 anziché 15 mila lire. Ribattono a Moncalieri: «Qui abbiamo due corridoi per il carico degli animali sui camion e il doppio delle strutture per le pesate». Su un punto c'è comunque unanimità: non possono coesistere due mercati nello spazio di pochi chilometri. «L'acquirente deve poter scegliere sullo stesso vassoio», concordano i veterinari delle due Usi, Malerba e Maletto. «La Regione dovrebbe intervenire. Non si deve lasciare alla concorrenza fra Comuni un problema che mette a repentaglio un settore che già attraversa un periodo di profonda crisi», conclude Giuseppe Del Savio dell'Asprocarne. Marco Accossato Jada Ferrerò Al Foro Boario di Moncalieri erano presenti ieri solo 235 capi, anziché 1300

Persone citate: Boari, Cavour, Cesare Gastaldi, Felice Giraudo, Giraudo, Malerba, Maletto, Marco Accossato Jada, Vittorio Ronco