Fumata Bianca per i Tifosi

perinrosfNCA Berlusconi vince in volata, SI Giro va in diretta Il ministro Pagani ha assegnato alla Fininvest le frequenze necessarie per trasmettere la corsa Berlusconi vince in volata, SI Giro va in diretta Pasquarelli: la Rai sta alle regole, gli altri no; questa è anarchia perinrosfNCA LROMA A Fininvest ha vinto il braccio di ferro con la Rai: gli appassionati di ciclismo potranno così seguire in diretta tv tutte le tappe del Giro d'Italia. Il ministro delle Poste e Telecomunicazioni, Maurizio Pagani, ha concesso a Berlusconi le frequenze necessarie per i servizi sul Giro, che gli venivano tenacemente contestate dall'ente di Stato. E alla Rai ora si parla di «anarchia» e di «colpo di mano». Pagani ha firmato ieri alle 17,30 un decreto in cui stabilisce «l'assegnazione eccezionale e parziale delle frequenze utilizzabili alla Fininvest con riserva della restante parte alla Rai». La decisione ha un vago sapore salomonico, in quanto Pagani non ha accontentato pienamente né le richieste di una parte né dell'altra: le frequenze concesse sono infatti la metà di quelle richieste dalla Fininvest. Ma è quanto basta per teletrasmette¬ re in diretta il Giro secondo la prevista programmazione. Unico contentino concesso da Pagani alla Rai è l'obbligo per la Fininvest di fornire alla concorrente «collaborazione e materiali per una migliore realizzazione di alcune trasmissioni legate al Giro d'Italia, affinché il panorama complessivo dell'offerta alla teleutenza sia il più completo possibile». Inoltre, la Fininvest dovrà immediatamente interrompere l'utilizzo delle frequenze, qualora la Rai le richiedesse «per esigenze di generale interesse». Per il futuro, comunque, non ci saranno più provvedimenti di questo tipo, con un formale invito alla Fininvest «di adattare i mezzi tecnici in suo possesso su altre bande di frequenza non incidenti sul servizio della concessionaria pubblica». Un contentino che certo non è servito a placare l'ira della Rai. Appena saputo della decisione di Pagani, il direttore generale, Gianni Pasquarelli, ha detto fuori dai denti: «Questa è anarchia a senso unico, questa non è competizione. Al servizio pubblico è stato tolto per legge il monopolio della diretta, dello sport, dei tg e ci è stato spiegato che lo reclama la competizione ad armi pari tra imprese concorrenti. Ma questa competizione ad armi pari non riesco a vederla, anzi vedo il contrario. La Rai non avrebbe mai comprato a colpi di miliardi un avvenimento sportivo se non fosse stata sicura di poterlo trasmettere. La concorrenza lo fa disinvoltamente. Noi continuiamo a pagare un canone di concessione astronomico, la concorrenza ne paga uno ridicolo. Noi stiamo alle regole, ma non tutti ci stanno. I corteggiatori della Rai sono tanti, specie all'ora dei telegiornali, ma si volatilizzano quando si tratta di fare qualcosa dì serio per farci competere ad armi pari. Questa situazione non è più sopportabile». Aria di festa invece in casa Fininvest. Già prima del disco verde del ministro, Gianni Letta, a capo della delegazione di Berlusconi, aveva dichiarato: «Se la Rai non arretra di mezzo millimetro noi non arretriamo nemmeno di un'oncia di millimetro». Sulla specifica questione delle frequenze aveva aggiunto: «Noi non capiamo come faccia Pasquarelli a dire che le frequenze di servizio sono della Rai. Esse sono un bene pubblico affidato al ministro delle Poste». Ed aveva aggiunto che «queste cosiddette frequenze di servizio sono state da noi utilizzate più volte in passato». fl vicepresidente della Fininvest ha smentito dal canto suo che siano mai stati chiesti impianti e macchinari alla Rai: «Chiediamo semplicemente di poter utilizzare l'etere, un bene pubblico». In serata il comunicato ufficiale della Fininvest, soddisfatta di poter «assicurare ai telespettatori un bel Giro d'Italia». Non si mancava però di sottolineare lo «sconcertante e inqualificabile rovesciamento di ruoli» con la Rai, che «ha fatto di tutto per privare il pubblico di uno spettacolo atteso, gradito, popolare». Raffaello Ma sci Pasquarelli (a lato), direttore della Rai, e Berlusconi (a sinistra). Pagani, il ministro delle Poste e Telecomunicazioni, ha dato ragione alla Fininvest: il braccio di ferro è finito in extremis

Persone citate: Berlusconi, Gianni Letta, Gianni Pasquarelli, Maurizio Pagani, Pasquarelli

Luoghi citati: Italia