Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi «Orario raddoppiato per dare informazioni sul modello 740 » - «Speriamo che il nostro futuro sindaco sia almeno di Torino» - «Alberi nati ieri e già da abbattere» - «E il dono della Rai?» - «E' attesa alllnps» Un lettore ci scrive: «Sono un funzionario tributario di un ufficio delle Imposte Dirette del Piemonte e vorrei replicare all'articolo del 7 maggio. Volontariamente mi trovo coinvolto nell'operazione "Informazione sul mod. 740", operazione svolta annualmente da ogni ufficio finanziario per venire incontro ai contribuenti per la redazione delle proprie dichiarazioni dei redditi. «Ogni giorno l'ufficio presta tale opera dalle 9 alle 18 (il sabato sino alle 13) con l'ausilio dei propri dipendenti. A conti fatti, nella settimana testé trascorsa, ho lavorato 61 ore a fronte delle 36 ore previste per i dipendenti pubblici e non mi sembra che un "cadavere decomposto" (come affermato nell'articolo a proposito degli impiegati del ministero delle Finanze) possa fare ciò!!! «Inoltre non mi risulta che l'impiegato del ministero delle Finanze possa emanare leggi o atti aventi forza di legge. Una cosa può sicuramente fare e cioè impedire di essere esposto giornalmente al pubblico ludibrio (basta guardare gli articoli che appaiono in questi giorni su tutti i giornali e settimanali)». Luigi Sposito Una lettrice ci scrive: «Rieccoci alle elezioni e questa volta del sindaco. Si dicono tanti nomi, bene, dall'alto dei miei 75 anni spero che venga eletto un uomo di nessun partito e soprattutto uno che ami questa nostra città così bella, così artistica e poco sfruttata. Perché solo così Torino può ritornare ai fasti di una volta. Alberghi, caffè, musei aperti, negozi ben aggiustati, fiori, mostre con tanti stranieri, case, strade pulite e sicure con i civich che ci guardano. Insomma un augurio che il nostro futuro sindaco sia innamorato di Torino e rilanci veramente questa città sempre più trascurata. «Scusa lo sfogo che ho dettato a mio nipote perché io so scrivere male e anche se non pubblicherai questa mia... pazienza». Maria Longo Valle Un lettore ci scrive: «Ho avuto il piacere di leggere la dettagliata risposta dei tecnici delle Ferrovie sulla necessità di abbattere un nuovo lotto di alberi per i lavori del passante ferroviario e mi permetto alcune osservazioni. «Per prima cosa, quegli alberi non sono spuntati ieri, ma sono presenti da circa quarant'anni, quindi o le Ferrovie affidano i loro progetti a ditte senza neanche curarsi di come verranno eseguiti oppure già sapevano della necessità di utilizzare tali macchine che comportavano l'abbattimento degli alberi. «In secondo luogo un albero di quarant 'anni non ha lo stesso valore, sia dal punto di vista economico sia ambientale o solo paesaggistico, di un alberello di un anno. E' scorretto pertanto minimizzare un danno importante con la promessa di ripiantare gli alberi abbattuti. «Infine, una volta ci avrebbe rattristati ed oggi invece ci fa indignare vedere come una società di pubblico interesse come le Ferrovie dello Stato da un lato spenda miliardi in pubblicità accattivanti e dall'altro continui a tenere un rapporto che non appare certo cristallino nei confronti dei cittadini». Riccardo Durando Un lettore ci scrive: «Desidero, tramite vostro, ringraziare la Rai. Il 6 dicembre '92 il mio nipotino Nicola di 7 anni si presentava alla rubrica Big (sul primo canale-tv) per un giochino infantile, vincendo un giuoco per bimbi, che avrebbe dovuto essergli recapitato a domicilio. «Non essendo ciò avvenuto fino ad oggi, sono andato al¬ l'Ufficio concorsi della sede Rai di via Cernaia, dove con molta gentilezza, mi è stato comunicato che i doni per i bimbi erano stati commissionati dalla Rai solamente il 15 marzo '93 e che fra qualche mese sarebbero stati recapitati. «Il mio ringraziamento va alla Rai che con encomiabile spirito didattico insegna già agli infanti il funzionamento degli enti pubblici di questo Paese, affinché non siano delusi e sorpresi quando, adulti, scopriranno che il completamento delle pratiche per il rinnovo della patente di guida richiede mediamente più di un anno di attesa (ad esempio)». Segue la firma Il direttore provinciale dell'Inps ci scrive: «Nonostante le più accurate ricerche sulla base del solo nome e cognome non è stato possibile rintracciare la lettrice Giovanna Sesia che ha firmato la lettera pubblicata nello "Specchio dei tempi" del 13 maggio. «Per chiarire alla lettrice tutti gli interrogativi che pone, non mi resta che invitarla, tramite il giornale, a mettersi in contatto al più presto con la mia segreteria». Renato Caruso

Persone citate: Giovanna Sesia, Luigi Sposito, Maria Longo, Renato Caruso, Riccardo Durando

Luoghi citati: Piemonte, Torino